La Lombardia è al limite “tra la zona bianca e la zona gialla”: a dirlo è il presidente della Regione, Attilio Fontana. “Abbiamo superato alcuni parametri della zona bianca, ma siamo in una situazione di non particolare gravità”, ha detto il governatore.
Lombardia tra zona bianca e gialla, Fontana: “Contagi in aumento, ma gli ospedali reggono”
“Il numero dei contagi sta sicuramente aumentando e in maniera abbastanza consistente, ma devo dire che per quanto riguarda i ricoveri ordinari in ospedale e quelli in terapia intensiva, non siamo ancora in una situazione di tensione” ha aggiunto il presidente.
“C’è la possibilità che si passi in zona gialla. La decisione verrà presa in base ai numeri di giovedì, ma in questo momento, se non ci saranno miglioramenti nei prossimi giorni, è molto probabile che si passi in zona gialla”.
Fontana: “Il 55% dei ricoverati non è vaccinato”
“Le percentuali dei ricoverati in ospedale sono superiori nei non vaccinati. In Lombardia abbiamo il 10% di non vaccinati, ma i non vaccinati ricoverati in ospedale sono il 55%. Questo spiega, giustifica e chiarisce come la vaccinazione sia fondamentale”, ha detto Fontana, intervenendo alla trasmissione ‘Zapping’ su Radio Uno Rai.
“In questa occasione si nota il grande vantaggio e merito di aver fatto i vaccini, che non solo limita il numero di contagiati, ma anche quello delle persone che devono ricorrere alle cure ospedaliere” ha aggiunto.
Fontana: “Ridurre la quarantene a chi ha fatto la terza dose di vaccino”
“Il virus cambia, cambia il suo modo di approcciarsi e noi dobbiamo cambiare il nostro. Non possiamo mantenere delle regole che andavano bene per come si comportava il virus in passato”, ha detto Attilio Fontana, invitando il governo a rivedere le norme legate alla quarantena per chi è venuto a contatto con un positivo.
“Soprattutto per chi è stato vaccinato con la terza dose bisognerebbero fare scelte diverse, quindi valutiamo se ridurre al minimo i disagi per queste persone – ha aggiunto Fontana -. Ascoltiamo quali saranno le risposte che ci darà il Cts”, chiamato a discutere della situazione proprio oggi.
“Oggi il virus è molto più infettivo e quindi noi dobbiamo adeguarci a questa situazione, perché il rischio, se continuiamo a mettere in isolamento un numero così alto di persone, è che si crei un lockdown senza ristori o aiuti economici – ha concluso -. Dobbiamo tenere sotto occhio i contagi, ma anche fare in modo che il Paese continui a vivere”.
Covid, Fontana: “In Lombardia 220mila tamponi, il 22% del Paese”
“Lunedì 27 dicembre in Lombardia abbiamo fatto 220mila tamponi, il 22% di tutti quelli fatti a livello nazionale. Questo ha creato dei disservizi e delle difficoltà, distogliendo tra l’altro molto personale dall’attività medica negli ospedali e alle vaccinazioni”, ha detto il governatore Fontana. “Ci vogliono regole certe e precise che il governo ci dovrà dettare per capire in quali casi i tamponi sono necessari e in quali casi no” ha aggiunto.