Fondazione Craxi: rivalutare gli anni 80, quando “Milano diventò capitale europea”

Pubblicato il 8 Novembre 2010 - 18:05 OLTRE 6 MESI FA

Bettino Craxi e un suo amico imprenditore rampante nella Milano da bere

Per rivalutare la Milano degli anni 80, a partire da uno degli slogan più noti, – la “Milano da bere” resa famosa dallo spot dell’amaro Ramazzotti – la fondazione Craxi ha organizzato un incontro al teatro Elfo Puccini con alcuni dei protagonisti di quella stagione come gli ex sindaci Carlo Tognoli e Paolo Pillitteri, che su quegli anni ha anche presentato un dvd.

Tante le testimonianze, come quella del presidente Mediaset Fedele Confalonieri. Ma uno degli argomenti più dibattuti è stato quello dell’intitolazione di una via a Milano a Bettino Craxi. Proposta di cui si parla da anni, inutilmente. ”Mi sembra incredibile si debba avere difficoltà a dedicare una via a Craxi” ha detto il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, parlando di ”ipocrisia della classe politica, non solo milanese”. E anche il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha concordato che ”i tempi sono maturi”.

Chi ha evitato polemiche dirette su questo col Comune è stata Stefania Craxi che, però, non ha risparmiato una stoccata a Letizia Moratti. ”Mi ha molto stupito – ha osservato – il fatto che il sindaco non abbia trovato spazio in agenda per questo convegno che vuole rileggere con un po’ più di obiettività di anni che hanno fatto grande la sua città. Tanto più che rientra in quel percorso di rilettura della Milano di quel periodo richiesto proprio da lei”.

La trasformazione dalle ciminiere al terziario, le visite del Papa e di Gorbaciov, l’incontro dei Capi di Stato e di governo europei al Castello, la nascita delle tv private sono alcuni degli elementi ricordati dalla figlia di Craxi per testimoniare il ruolo di ”grande capitale europea” che aveva Milano. ”Ora invece – ha aggiunto – mi sembra un po’ seduta. E’ indubbio che deve ritrovare la capacità di avere una visione come negli anni 80″ quando il capoluogo lombardo era la Milano da bere”.