Piano per la crescita, l’attacco di Bersani

Pubblicato il 9 Febbraio 2011 - 15:06 OLTRE 6 MESI FA

Pier Luigi Bersani

ROMA – ”E’ tutta un’operazione di distrazione. Per dare una scossa all’economia serve qualcosa che metta mano all’economia reale: una manovra economica, una manovra fiscale e un certo numero di riforme per la crescita”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, presentando le proposte dei democratici sulle liberalizzazioni, attacca le misure adottate oggi in Consiglio dei Ministri. ”La scossa – aggiunge Bersani – si dà facendo le riforme e non quando un pur volenteroso Ferrara scrive un articolo per il Corriere”.

Crisi, imprese e riforme. ”La riforma dell’articolo 41 è una misura di distrazione come buttare la palla in corner. Al governo dico: ‘Sfidiamoci sulle liberalizzazioni, noi ne proponiamo 41”’. Il segretario del Pd attacca le misure e rilancia proponendo un pacchetto di liberalizzazioni. ”L’obiettivo delle nostre proposte – sostiene Bersani – è andare incontro alle esigenze dei consumatori, abbassare i prezzi e sostenere il lavoro per i giovani, sbloccando investimenti e attività economiche”. Il pacchetto di proposte del Pd contiene ddl già presentati in Parlamento sulle professioni, proposte su una maggiore concorrenza nel mercato dei carburanti e dell’energia, già elaborati come emendamenti alla Manovra di luglio, iniziative sulla regolazione del settore dei trasporti, come la soppressione del pubblico registro automobilistico (Pra), proposte per liberalizzare il commercio e semplificazioni per le imprese.

Caso Ruby. Sul caso Ruby il leader del Pd torna a chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio e dice: ”Siamo al punto di guardia. Berlusconi non dico se fosse statista ma uomo di governo dovrebbe togliere l’Italia dall’imbarazzo e andarsene. Se Berlusconi sgombrasse il campo – afferma Bersani – ciascuno delle forze politiche e sociali avrebbe la responsabilità, occupandosi dell’Italia e non di Arcore, di dare un contributo all’Italia”. Il leader Pd rilancia quindi la proposta alle opposizioni di ”un patto ricostruttivo che vada oltre Berlusconi e non contro”.

”In 20 su 26 processi gliela l’hanno tirata talmente lunga che sono andati in prescrizione. Io non sono un magistrato ma esiste la direttissima”. Così il segretario del Pd valuta gli esiti dei processi del presidente del Consiglio. ”Ribadisco però – afferma Bersani – che io non valuto il lavoro dei magistrati ma penso alla credibilità del nostro Paese. quanto poi alle riforme per la giustizia noi siamo i primi ad essere favorevoli a quelle che riguardano tutti i cittadini.

”Berlusconi garantisce alla Lega il federalismo per avere il processo breve e per tirare un altro po’ a campare e la Lega a l’esigenza di sbandierare la sua bandierina. A questa strategia è stato ridotto il federalismo che in questo modo porterà ad esiti o irrilevanti o ingestibili”. Bersani torna a chiedere al Carroccio di fermarsi sul federalismo. ”Fermatevi, la forzatura è solo uno scambio che porterà ad un federalismo irrilevante o sbagliato perdendo una occasione storica mentre si potrebbe tornare a parlarne perche’ il Pd e la Lega, da condizioni diverse, sono le uniche forze in Italia veramente autonomiste”.