Crisi di governo, Maurizio Gasparri: “Una volta c’erano i valori non negoziabili, oggi le poltrone non negoziabili”

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 23 Agosto 2019 - 11:05| Aggiornato il 28 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA
Maurizio Gasparri

Maurizio Gasparri (Foto Ansa)

ROMA – “Una volta c’erano i valori non negoziabili, questioni etiche che non potevano essere sottoposte a mediazioni al ribasso. Ora, invece, per realizzare il ribaltone grillini-Pd, siamo passati alle poltrone non negoziabili. E cioè il Pd deve indicare un Presidente del Consiglio di proprio gradimento, Di Maio deve rimanere ministro perché altrimenti piange e porta via il pallone, altri devono trovare una sistemazione non grazie al libero voto degli italiani”: questo il commento del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri sull’avvicinamento tra M5s e Pd in seguito alla crisi di governo. 

“Io preferisco l’Italia dei valori non negoziabili al mercato delle poltrone non negoziabili. Ma grillini e Pd sono l’Italia peggiore. Possono tentare quello che vogliono, sono destinati ad essere travolti da un voto popolare di un centrodestra unito. La via indicata da Berlusconi”, conclude Gasparri. 

Giovedì 22 agosto, dopo giorni di retroscena che già davano l’avvicinamento tra Pd e M5s, i capigruppo dei pentastellati ed una delegazione dei dem hanno deciso di incontrarsi, ma senza arrivare ad alcuna conclusione. Alla fine della giornata il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, probabilmente sconfortato per le ambiguità della giornata, ha dato a M5S e Pd cinque giorni per siglare un accordo. Non è un ultimatum, ma quasi. 

Fonte: Ansa