Crisi, Tremonti: “Obama mi ricorda Robin Hood”

Pubblicato il 17 Gennaio 2010 - 09:20 OLTRE 6 MESI FA

Giulio Tremonti

Il presidente americano Barack Obama ricorda «un pò Robin Hood e io, come si sa dai tempi di Parmalat, sto dalla parte di Robin Hood».

Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, in una lunga intervista al Sole 24 ore, interviene a tutto campo sulle ragioni della crisi, le modalità messe in atto per arginarla, il sistema fiscale italiano e le riforme.

Per uscire dalla crisi, negli Stati Uniti, sono stati usati anche soldi pubblici ma, secondo Tremonti, poteva essere oggetto di discussione il «Chapter 11»: salvare la parte di finanza collegata all’economia reale, alle imprese e alle famiglie e lasciare marcire gli asset già compromessi.

Allo stesso tempo il ministro è convinto che «non sia giusto, generoso o corretto criticare quello che sotto la pressione degli eventi è stato fatto nel Paese epicentro della crisi. Le banche americane erano davvero sistemiche». Con l’iniziativa di Obama, secondo Tremonti, si assiste al ritorno della «prevalenza della politica sulla tecnica. Il suo piano non credo sia stato concepito da tecnici o banchieri centrali».

In Italia, invece, «sulla base della fiducia è stata garantita la tenuta basica del sistema – spiega Tremonti – Simmetricamente abbiamo fatto quanto potevamo per tenere aperto il canale del credito alle imprese», anche se «resta ancora aperta la grande questione del »territorio«, cioè la considerazione che il Pil italiano è costituito per il 95% da imprese con meno di 15 addetti.