Alfano: “Dal Csm non accetterò più pareri non richiesti”

Pubblicato il 17 Marzo 2010 - 13:10 OLTRE 6 MESI FA

Angelino Alfano

Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano,  tiene alto il muro contro muro con i giudici: «D’ora in poi non accetterò più da parte del Csm i pareri sulle iniziative legislative del governo che io non richieda specificamente».

Alfano ha annunciato che qualora tali pareri dovessero essere emessi è sua intenzione «rimandare indietro il postino a restituirli a palazzo dei Marescialli».

Alfano, a margine della presentazione del sistema di digitalizzazione del tribunale di Roma, premette di aver accettato fino a ora pareri del Csm «da me non richiesti» sulle «nostre iniziative legislative», e questo «nonostante nessuna legge mi autorizzasse» a farlo o «alcuna regola scritta me lo imponesse».

Il Guardasigilli martedì aveva alimentato la tensione tra il premier Silvio Berlusconi e «una parte della magistratura», accusando il Csm di «violare la Costituzione». Al centro delle polemiche l’indagine della procura di Trani che vede indagati lo stesso presidente del Consiglio per concussione e minacce, il direttore del Tg1 Augusto Minzolinie il consigliere di Agcom Giancarlo Innocenzi sulle presunte pressioni esercitate dal Presidente del Consiglio per fermare le trasmissioni televisive «Annozero», «Parla con me» e «Ballarò».

Il Csm, su richiesta di molti consiglieri, ha affidato alla Sesta commissione l’incarico di verificare eventuali interferenze dell’ispezione disposta dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, in Procura a Trani.