Csm: Camere non eleggono laici, Quirinale proroga i vecchi membri

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Agosto 2014 - 00:11 OLTRE 6 MESI FA
Csm: Camere non eleggono laici, Quirinale proroga i vecchi membri

Ansa

ROMA, 31 LUG – Non era mai accaduto che il Parlamento non riuscisse a eleggere in tempo utile gli otto membri laici del Csm e cioè prima della scadenza del mandato quadriennale del vecchio Consiglio superiore.

Stavolta che non solo non si è rispettato il termine ma che è in alto mare l’accordo tra le forze politiche necessario per arrivare all’elezione, tant’è che la prossima votazione potrebbe essere convocata per l’11 settembre , il Quirinale non ha potuto che prendere atto della situazione e dunque dichiarare “prorogato di diritto” il Csm in carica.

Un risultato che Giorgio Napolitano, che dell’organo di autogoverno dei giudici è il presidente, avrebbe voluto evitare, come testimoniano i suoi ripetuti richiami alle Camere a fare il proprio dovere, l’ultimo dei quali rivolto appena 15 giorni fa, in occasione dell’incontro al Quirinale con il premier Renzi, con l’invito esplicito alle forze politiche al “rispetto delle scadenze ormai urgenti” per l’elezione dei laici del Csm e di due giudici costituzionali.

E’ la stessa legge istitutiva dell’organo di autogoverno dei giudici a stabilire all’articolo 30 che il Csm in carica continua a funzionare finché non è insediato il nuovo. E a quell’articolo si richiama la nota della Presidenza della Repubblica, che evidenzia anche l’impossibilità in questa situazione di fissare la data di insediamento del nuovo Consiglio, visto che potrà avvenire soltanto quando anche i componenti eletti dal Parlamento (scelti tra professori universitari e avvocati) avranno fatto cessare le eventuali situazioni di incompatibilità previste dalla legge.

Come quella che impone a chi ha sino all’elezione esercitato la professione forense di cancellarsi dall’albo. Un adempimento questo che fa immaginare che l’insediamento del nuovo Csm difficilmente potrà  avvenire prima di metà settembre. Il ritardo nell’insediamento del nuovo Csm rischia anche di lasciare “congelate” per troppo tempo alcune questioni delicate: come la nomina del nuovo procuratore di Palermo (da domani 1 agosto Francesco Messineo è in pensione)e il nuovo scontro alla procura di Milano tra il capo dell’ufficio Edmondo Bruti Liberati e il suo aggiunto Alfredo Robledo.