Dai Mondiali di nuoto alla Maddalena le intercettazioni di Gianni Letta

Pubblicato il 18 Febbraio 2010 - 11:38 OLTRE 6 MESI FA

Il quotidiano la Repubblica, in un articolo a firma Corrado Zunino, riporta le intercettazioni fatte dai Ros di Firenze, di alcune telefonate del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, che non sembrano avere molta rilevanza se non per dimostrare l’interesse politico e efficientistico di Letta nella rapida esecuzione dei progetti e farci gettare uno sguardo sulle tensioni che ci sono dietro le quinte fra ministeri e ministri.

La mattina del 7 marzo 2009 Letta chiama Bertolaso e gli racconta che Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, lo ha chiamato a sua volta: «Ha saputo che Dimas apre una procedura di infrazione sulla Maddalena e che la renderà pubblica mercoledì o giovedì. Mi ricordo male o tu eri amico di Dimas?».

Stavros Dimas è il commissario europeo per l’Ambiente, e che ci sia un’istruttoria europea si sa dal giugno 2008. Ora si rischia l’infrazione. Bertolaso spiega a Letta che sono due le questioni: «Una per quello che riguarda gli aspetti ambientali e l’altra per quello che riguarda la procedura di gara… La procedura di gara l’hanno poi chiusa in senso positivo nostro».

Letta chiede: «Gli vuoi fare una telefonata tu o debbo attivare l’Ambiente che evidentemente non ha saputo difenderti a dovere».

Bertolaso: «L’ambiente non ci difende mai… E poi in ambasciata purtroppo c’è ancora la gente che c’ha messo Pecoraro e che la Prestigiacomo ancora non è riuscita a togliere..».

Chiude secco Letta: «Mi dici se devo fare qualcosa…».

Sul fronte romano, l’interesse di Gianni Letta sulle opere dei Mondiali di nuoto è cosa antica. La mattina del 2 maggio 2008 Balducci informa l’ingegner Fabio De Santis che ha già avuto un primo colloquio con il sottosegretario e gli ha riferito che «si è operativi un po’ su tutto, ivi compresi i lavori per i Mondiali di Nuoto, e che si è disponibili ad effettuare delle ricalibrature in relazione a quello che Alemanno adesso vorrà».

Il neo-eletto sindaco di Roma vuole rivedere due progetti veltroniani, al Foro Italico e a Tor Vergata. Dice Balducci: «Letta mi ha detto che per queste cose vuole un interlocutore unico». De Santis: «Mi metto in ginocchio». Quindi il commissario Claudio Rinaldi, in piena ansia da palazzo di giustizia per le piscine abusive, chiede in maniera concitata «di veicolare una lettera scritta con l’avvocato» a Letta.