D’Ambrosio: “Una via a Craxi? Si riabilita sistema corruzione”

Pubblicato il 5 Gennaio 2010 - 16:46 OLTRE 6 MESI FA

Bettino Craxi

Gerardo D’Ambrosio, ex capo del Pool Mani Pulite di Milano, oggi parlamentare del Pd, non usa giri di parole: intitolare una strada a Bettino Craxi è una «riabilitazione del sistema della corruzione» e «una ulteriore delegittimazione della magistratura». L’ex procuratore di Milano ricorda anche che «Mani pulite nacque perché la gente lo chiedeva».

Nell’imminenza del decimo anniversario della morte di Bettino Craxi, D’Ambrosio ricorda i danni che il sistema della corruzione ha causato all’Italia e in un dialogo con l’Ansa aggiunge: «Se si dimentica che il sistema della corruzione ha creato un disavanzo enorme nei conti pubblici con le opere inutili, o con quelle utili che costavano il doppio per vie delle tangenti, allora si può bene intitolare una via anche a Bettino Craxi». Una decisione che corrisponde, per D’Ambrosio, a «una riabilitazione del sistema della corruzione» e, contemporaneamente, «una ulteriore delegittimazione della magistratura».

L’ex procuratore di Milano Gerardo D’Ambrosio, ricorda anche che «Mani pulite nacque perché la gente lo chiedeva» e prosegue: «Ci chiedevano, come è possibile che gli appalti finiscano sempre alle stesse persone? Perché per noi che non vogliamo pagare non è possibile lavorare?».

D’Ambrosio ha rievocato anche il clima di quei primi anni ’90: «Rete4 – ricorda – ci sosteneva a spada tratta, erano sempre davanti a Palazzo di Giustizia, giorno e notte, la Lega in un aula di Parlamento arrivava ad esibire il cappio. Poi incappò nell’inchiesta il padrone delle televisioni, dei giornali e tutto divenne difficile, quasi impossibile».