Ddl corruzione: pene aumentate per 11 reati contro Pubblica amministrazione

Pubblicato il 26 Febbraio 2010 - 22:04 OLTRE 6 MESI FA

Sono undici i reati contro la Pubblica amministrazione di cui la bozza di ddl che andrà in consiglio dei ministri lunedì prossimo prevede aumenti di pene, sia nel minimo e in taluni casi anche nel massimo.

Dal peculato alla concussione, passando per la corruzione (propria, impropria e in atti giudiziari) fino ad arrivare ala turbata libertà d’incanti.

Il provvedimento prevede inoltre una nuova circostanza aggravante, che inasprisce le pene fino a un terzo, ma solo nei confronti del pubblico ufficiale che abbia compiuto atti particolarmente lesivi per la pubblica amministrazione o nel caso in cui i fatti siano stati commessi per far conseguire indebitamente contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo , comunque denominate, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee.

Ecco, a seguire, gli aumenti di pena per ciascuno degli undici reati, previsti dalla bozza di ddl anticorruzione:

1) Peculato: la pena minima aumenta da 3 a 4 anni, mentre quella massima resta a 10 anni

2) Peculato mediante profitto dell’errore altrui: ora è punito con pene da un minimo di sei mesi a tre anni; il ddl le aumenterà da un minimo di uno a un massimo di 4 anni

3) Malversazione a danno dello Stato: dall’attuale minimo di sei mesi fino a 4 anni si passa da 1 a 5 anni.

4) Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato: dall’attuale minimo di sei mesi fino a 4 anni si passa da 1 a 4 anni.

5) Corruzione per un atto di ufficio: dall’attuale minimo di sei mesi fino a 4 anni si passa da 1 a 4 anni.

6) Corruzione per un atto di ufficio già compiuto: la pena aumenta da un anno a un anno e sei mesi 7)Corruzione per un atto contrario al dovere di ufficio: da un minimo di 2 a un massimo di 5 anni si passa da 3 a 6 anni

8) Corruzione in atti giudiziari: ora è punito con la reclusione da 3 a 8 anni, il ddl prevede un aumento del minimo a 4 anni mentre resta invariato il massimo ad 8

9) Turbata libertà di incanti: la pena raddoppia nel massimo, passando da 2 a 4 anni, mentre nel minimo aumenta da 15 giorni a 6 mesi

10) Astensione dagli incanti: all’attuale pena prevista di 6 mesi di carcere o di una multa fino a 516 euro, è previsto un aumento della pena detentiva fino a un anno

11) Frode nelle pubbliche forniture: dall’attuale minimo di 1 anno fino al massimo di 5 si passa a pene da 2 a 6 anni.