Ddl sicurezza, Berlusconi media: “La Lega non può volere sempre tutto”

Pubblicato il 19 Marzo 2009 - 17:33| Aggiornato il 4 Novembre 2020 OLTRE 6 MESI FA

«La Lega non può volere sempre tutto», parola del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Conversando con i giornalisti a margine del vertice del Ppe a Milano, il premier ha aggiunto «Noi sappiamo che i nostri interlocutori della Lega sono esigenti e cercano di battersi per le loro idee e insistono per affermarle».

Parlando del rapporto con gli alleati del Carroccio, il premier ha poi precisato: «È chiaro che qualche volta possiamo dire di sì, qualche altra volta lo diciamo con difficoltà, mentre alcune volte diciamo di no». E, proprio nel giorno in cui ministro dell’Interno Roberto Maroni si mostra sorpreso (e un po’ seccato) dalla lettera dei 101 parlamentari Pdl, Berlusconi apre alla fronda interna guidata dalla Mussolini: il ddl sulla sicurezza è una legge che il Cavaliere non ha «alcuna obiezione a cambiare» anche nelle parti più contestate come le norme sui cosiddetti “medici spia“.

Berlusconi ha citato anche l’esempio delle ronde dei cittadini, fortemente volute proprio dalla Lega. «Noi non le sentivamo – ha precisato il premier – perchè pensavamo che sarebbero state prese, come poi è stato, dall’opposizione e quindi dai media come la volontà di sostituirsi a polizia a forze dell’ordine mentre invece è tutta un’altra cosa».

Sollecitato dai cronisti, il capo del governo ha poi liquidato con una lapidaria battuta la polemica intercorsa tra la Santa Sede e alcuni stati europei dopo le dichiarazioni del pontefice sull’uso del preservativo come metodo di prevenzione dell’Aids: «Ciascuno svolge la sua missione ed è coerente con il suo ruolo».