De Benedetti: “Austerità è recessione. Marcegaglia alla Maddalena…”

Pubblicato il 29 Novembre 2011 - 22:39 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Intervenendo alla trasmissione “Otto e Mezzo” su La7, condotta testa a testa da Lilli Gruber, Carlo De Benedetti, uno degli imprenditori e finanzieri che hanno dominato la scena italiana negli ultimi 40 anni, ha ammonito il presidente del Consiglio Mario Monti che “misure di austerità prese fuori tempo possono aggravare la crisi. Lo fece la Germania nel ’30 e dalla crisi venne il nazismo”.

L’intervento di De Benedetti è stato in parte scontato (quando si è parlato di Berlusconi) in parte coraggioso, non solo quando ha apertamente criticato la tentazione già manifestata dal governo Monti di prendere iniziative che rischiano di aumentare la tendenza recessiva dell’Italia, ma anche quando ha duramente puntato il dito contro la presidente della Confindustria Emma Marcegaglia e quando ha invocato una forma di patrimoniale, ancorché in salsa svizzera, come modo per finanziare sgravi fiscali sul lavoro.

Su Emma Marcegaglia De Benedetti ha affermato:  ”E’ noto che Emma Marcegaglia ha preso ad un prezzo considerato da tutti risibile le attrezzature e i soldi buttati via per il vertice G8 della Maddalena e questa è una decisione presa dal governo Berlusconi”.

Sulla ”patrimoniale alla svizzera”, De Benedetti l’ha auspicata soft, che riguardi tutti i redditi con una aliquota bassissima.  ”Da circa 2 anni sono convinto che occorre un’imposta patrimoniale alla svizzera, soft, su tutto il patrimonio con un’aliquota bassa, sotto l’1%. In Svizzera c’è da molti anni anni.  E la Svizzera, anche se Berlusconi forse non lo sa, non è un paese attarversato da orde comuniste”.

Il nodo da affrontare e’ comunque della crescita: ”Una patrimoniale da applicare sopra un milione non serve a punire i ricchi, che sarebbe una scelta leninista, ma per ridurre le imposte sul lavoro”. ”Quando si parla di crescita si parla di chi lavora e di chi intraprende. Bisogna prendere da chi ha di piu’ in favore di chi lavora, altrimenti la crescita e’ un mantra ideologico”.

De Benedetti ha aggiunto che se  Berlusconi non vuole la patrimoniale ” si prenderà le proprie responsabilita”’.

Su Berlusconi:  ”Io sono un oppositore della prima ora di Berlusconi, oppositore e non antagonista perché bisognerebbe salire sul ring in due mentre lui è sul ring della politica e io no. E io sono fiero e convinto da sempre non come tanti miei colleghi che sono arrivati negli ultimi giorni”.

E una promessa di una nuova causa:  ”La mia vita imprenditoriale è cambiata” in virtù del fatto corruttivo e per questo Cir chiederà prossimamente il risarcimento per danno d’immagine, ha annunciato De Benedetti precisando che la richiesta ”saràsignificativa”, anche se non al livello del risarcimento già ottenuto in sede civile.