Sciopero generale: domani il Corriere non esce in edicola: de Bortoli accusa la Camusso

Pubblicato il 5 Settembre 2011 - 10:36 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Il 6 settembre, giorno dello sciopero generale indetto dalla Cgil, il sito del Corriere della Sera sarà regolarmente aggiornato. Sarà anche l’unica copertura offerta dal maggior quotidiano nazionale, perché proprio la Cgil, secondo il direttore Ferruccio de Bortoli, impedisce l’uscita del giornale nelle edicole. Mentre la gran parte dei concorrenti sarà regolarmente in edicola. De Bortoli, che giudica questa circostanza “un effetto sgradevole dello sciopero generale”,  se la prende direttamente con Susanna Camusso.

Sbaglia due volte, secondo de Bortoli, il leader del sindacato. Perché questo accanimento solo con il Corriere, visto che ad altre testate, che pure contano un gran numero di iscritti alla Cgi, è consentito di uscire regolarmente? De Bortoli lo giudica un atto “grave e discriminatorio”. Ma è nella motivazione di questo atteggiamento ostile che va rintracciato l’errore più grave. De Bortoli accusa senza mezzi termini il segretario generale Camusso di ritorsione nei confronti del Corriere, reo di criticare troppo le scelte del sindacato.

Una vendetta insomma. Con l’aggiunta della maleducazione: de Bortoli ha cercato più volte la Camusso per esporre le sue rimostranze ma nessuno si è degnato di rispondergli. Galateo a parte, de Bortoli lamenta la negazione del diritto per i suoi lavoratori a informare, ricordando il responsabile approccio dei poligrafici che in altre occasioni avevano garantito la regolarità del servizio. Senza contare il diritto negato ai lettori a essere informati. Di questi diritti, chiosa de Bortoli, “ne parlerà dal palco di Roma, domani, segretario?”