Coronavirus, De Luca attacca: “Campania controlla tutti quelli che rientrano, gli altri no”

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Settembre 2020 - 17:26 OLTRE 6 MESI FA
Vincenzo de Luca, foto Ansa

Coronavirus, De Luca (nella foto Ansa) attacca: “Campania controlla tutti quelli che rientrano, gli altri no”

De Luca attacca le altre Regioni: “Siamo gli unici a fare controlli a tutti quelli che rientrano dall’estero. Tra un mese boom di contagi”.

De Luca attacca i colleghi governatori delle altre Regioni: “La Campania è l’unica Regione che fa i controlli a tutti coloro che tornano dall’estero”.

“Le altre Regioni non lo fanno, quindi abbiamo in giro migliaia di persone positive e non controllate”.

“Credo che tra un mese avremo una esplosione di contagi in Italia e non stiamo raccontando la verità agli italiani”.

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, in diretta Facebook da Vallo della Lucania (Salerno), snocciola alcuni dati. 

“Dal 12 agosto a oggi in Campania circa 1500 persone erano positive da rientro”.

“Se non avessimo fatto questo controllo avremo oggi circa 3000 persone asintomatiche, i contagiati e i contatti, in giro”.

“Se rapporto questa nostra esperienza a quella italiana vi lascio immaginare qual è la situazione nelle Regioni del nord”.

De Luca spiega le sue preoccupazioni per l’aumento che lui prevede dei contagi.

“La mia impressione – ha proseguito – è che abbiamo un Paese abbandonato a se stesso dal punto di vista dei controlli. Ormai tutte le Regioni sono sullo stesso piano non c’è possibilità di differenziarci”.

“Stiamo lavorando a un piano di sicurezza per il controllo del territorio”.

“Se vuoi convivere con il Covid devi avere controlli rigorosi altrimenti ti fai male”.

“Noi il 12 agosto siamo stati l’unica Regione d’Italia a decidere di fare i tamponi a tutti coloro che tornano dall’estero e ci siamo sovraccaricati di lavoro, ma la cosa sconcertante è che le altre Regioni non lo hanno fatto”.

“Le forze dell’ordine non fanno controlli”

Secondo il governatore della Campania, l’insieme delle forze dell’ordine non è impegnata nel rispetto delle regole del covid.

A queste condizioni l’Italia si prepara al disastro: invito il governo a dirci qual è l’attività di 200-300 mila persone delle forze dell’ordine per il rispetto delle norme”. 

“Io rilevo – ha spiegato ancora da Vallo della Lucania – che non c’è un piano nazionale delle forze dell’ordine per il rispetto delle ordinanze, quindi o controlliamo il rispetto delle regole oppure l’Italia va a sbattere”.

“L‘opportunismo non va bene, bisogna guardare in faccia i problemi”.

“Visto che i controlli non vengono fatti bisogna mettere il conto che il 40% dei contagiati è in giro, asintomatici ma aggressivi nel contagio”.

“Quindi il mio appello al governo è di dire all’Italia qual è il sistema di controllo delle regole messo in piedi, senza controllo le ordinanze non servono a nulla”.

“In tutta Italia non c’è uno che dopo le 18 indossa la mascherina”.

“O fate ordinanze serie, più ridotte ma che vengono rispettate o meglio che non fate niente, perché diventa un invito a non rispettare le regole quindi un’aggravante” (fonte: Ansa).