De Magistris a Napolitano: “Lascio la toga anche per colpa sua”

Pubblicato il 1 Ottobre 2009 - 11:55 OLTRE 6 MESI FA
TOGHE LUCANE, PM DE MAGISTRIS A PALAZZO DI GIUSTIZIA POTENZA

Luigi De Magistris

Una lettera aperta, nella quale Luigi De Magistris, nel dare ufficialmente l’addio alla magistratura, ne attribuisce  la “responsabilità” anche al Presidente della Repubblica Napolitano, non mancherà di suscitare nuove e vivaci polemiche.

“Signor Presidente, le scrivo questa missiva soprattutto nella sua qualità di presidente del Consiglio Superiore della Magistratura”. Inizia così la lettera  dell’europarlamentare dell’Idv, Luigi De Magistris, pubblicata sul “Fatto” e nella quale il magistrato annuncia di lasciare l’ordine giudiziario.

De Magistris ripercorre tutta la sua carriera, sottolineando la passione che ha contrassegnato quindici anni di lavoro, soffermandosi in particolare sull’attività svolta in Calabria. Infine ricorda lo scontro sul suo “caso” tra le procure di Catanzaro e Salerno.

“Signor Presidente – dice De Magistris rivolto a Napolitano – io credo che lei in questa vicenda abbia sbagliato. Lo affermo con enorme rispetto per l’istituzione che lei rappresenta, ma con altrettanta sincerità e determinazione. Ricordo bene il suo intervento – devo dire senza precedenti – dopo che furono eseguite le perquisizioni da parte dei magistrati di Salerno. Rimasi amareggiato, ma non meravigliato”.

“Signor Presidente – prosegue – questo sistema malato mi ha di fatto strappato di dosso la toga che avevo indossato con amore. E il fatto che non mi sia stato più consentito di esercitare il mestiere stupendo di Pubblico ministero mi ha spinto ad accettare un’avventura politica straordinaria”.

“Nell’animo, nel cuore e nella mente – sottolinea De Magistris – sarò sempre magistrato”,  e assicura  che eserciterà in questo senso il suo mandato “con un ulteriore impegno: quello di fare in modo che ciò che è accaduto a me non accada mai più a nessuno”.