De Magistris mette Diana (Idv) a capo del mercato ortofrutticolo

Di Daniela Lauria
Pubblicato il 8 Novembre 2011 - 16:52 OLTRE 6 MESI FA

Lorenzo Diana (Foto LaPresse)

NAPOLI – Il nuovo presidente del mercato ortofrutticolo di Napoli è Lorenzo Diana, dell’Idv. Lo stesso partito del sindaco Luigi De Magistris. La nomina, non scevra di commenti maligni, è stata fortemente voluta proprio dal sindaco. Il primo a sollevare la polemica è stato il vicedirettore di Libero, Franco Bechis, che durante la prima puntata del nuovo show di Michele Santoro ha riservato la sua prima domanda al sindaco di Napoli, chiedendogli appunto il perché di questa nomina.

Molti i dubbi su una singola nomina, e per giunta su una nomina-simbolo, a detta di De Magistris, che si è professato orgoglioso di aver scelto un uomo da sempre impegnato sul fronte anticamorra. Ma allora viene da puntualizzare: perché, tra i tanti impegnati sul fronte anti-camorra, è stato scelto proprio Lorenzo Diana? E quanto ha influito nella scelta la sua appartenenza al partito del sindaco?

Probabilmente nulla, ma bastava rispondere senza mettersi sulla difensiva: quello che perplime è il fatto che Diana, in quanto autorevole membro dell’Idv, già gode di un vitalizio parlamentare. Interpellato dal Corriere del Mezzogiorno, il neo-presidente si è anzi detto disponibile a una decurtazione dello stipendio, specificando di non aver chiesto un compenso più alto. Dunque perché il Comune ha deciso di ritoccarlo di 10 mila euro?

Singolari le motivazioni avanzate dall’assessore Riccardo Realfonzo. In realtà, ha spiegato, con quel ritocco si è voluto forfettizzare il compenso relativo ai gettoni di presenza del presidente alle riunioni del consiglio di amministrazione. Peccato che facendo i calcoli, risulta che per arrivare a tale cifra, il cda del mercato ortofrutticolo avrebbe dovuto riunirsi tutte le settimane dell’anno, anche quelle di Natale e Ferragosto. e

Viene quantomeno da chiedersi: se è ragionevole forfettizzare i gettoni di presenza, perché la pratica non è stata estesa a tutti i presidenti e a tutti i componenti dei consigli di amministrazione delle società partecipate o controllate del comune? In tempi di tagli alla spesa pubblica, è quantomeno sospetto aumentare il compenso proprio a chi, come Diana, gode già di un più che decoroso vitalizio parlamentare.