Decadenza, Silvio Berlusconi: “Non mi dimetto, da lunedì sarò all’opposizione”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Novembre 2013 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA
Decadenza, Silvio Berlusconi: "Non mi dimetto, da lunedì sarò all'opposizione"

Decadenza, Silvio Berlusconi: “Non mi dimetto, da lunedì sarò all’opposizione” (Foto LaPresse)

ROMA – Silvio Berlusconi non pensa affatto alle dimissioni, anzi: da lunedì 25 novembre sarà alla guida dell’opposizione. In un intervista a Il Mattino, il leader della rinata Forza Italia parla del voto di decadenza in Senato e dice: “Non mi dimetto prima, non ci penso nemmeno. Aspetterò che votino. Che si assumano la responsabilità di una cosa di cui si dovranno vergognare per sempre”.

Berlusconi ha poi aggiunto:

“Un’occasione che nella mia buona fede darà a chi voterà. Un’occasione per mettere il filtro della dignità politica a una sentenza irrealistica e condizionata dal desiderio di eliminare Silvio Berlusconi come ostacolo alla presa del potere da parte della sinistra”.

Berlusconi ritiene che

“quello che mi ha condannato è un processo viziato da un chiaro intento politico e lo dimostrerò: presto arriveranno dagli Usa testimonianze decisive, prove del fatto che il fisco americano ha acclarato la configurazione veritiera delle compagnie off-shore che, secondo i giudici della sezione feriale della Cassazione, mi vedrebbero socio occulto del finanziere Agrama”.

Sulle larghe intese, Berlusconi afferma:

“Ci siamo accontentati di cinque ministri su 23, siamo stati disponibili e loro ci hanno risposto con un omicidio politico”.

Del resto, aggiunge il leader di Forza Italia:

“il Pd doveva concedere agibilità politica all’alleato, invece vuole eliminarmi”.

Sulla scissione del suo partito, Berlusconi osserva:

“Forza Italia è al 20,1%, Ncd al 3,6, la nostra gente non capisce la scissione, ma nessuna frattura è insuperabile. Se dovessero capire di aver commesso un errore, noi saremmo tutti lieti di un ritorno all’unità. Il voto decadenza è il punto di non ritorno oltre il quale ci regoleremo soltanto in base all’esame dei contenuti della finanziaria”.

Pronto a guidare l’opposizione, Berlusconi si chiede:

“Perché mai si dovrebbe tornare al voto? Il governo non ha forse raggiunto una maggioranza in grado di reggere anche se noi passeremo all’opposizione?”.

E poi lancia la sua “sfida” a Matteo Renzi:

“Contro Renzi abbiamo un colpo segreto”.