Decreti Pa, da turn over ad anticorruzione e mobilità obbligatoria: le novità

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Giugno 2014 - 01:59 OLTRE 6 MESI FA
Decreti Pa, da pensioni ad anticorruzione a mobilità obbligatoria: le novità

Matteo Renzi (Foto LaPresse)

ROMA – Turn over, anticorruzione e mobilità obbligatoria. Un decreto di 53 articoli con le misure urgenti per la semplificazione della Pubblica amministrazione e un secondo decreto su agricoltura, ambiente e bolletta energetica. Questi i due decreti, nati dallo spacchettamento del decreto sulla Pa, firmati la sera del 24 giugno dal presidente Giorgio Napolitano. I decreti sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale del 25 giugno e da tale date entrano dunque in vigore.

Dopo oltre 10 giorni di ‘gestazione‘ è stato pubblicato il decreto “misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”. Esclusi dalle misure sullo stop al trattenimento in servizio i militari, fase ‘transitoria’ allargata a tutti i magistrati, non solo alle toghe in posizione di vertice, ma fino al 31 dicembre 2015, e 30 giorni concessi alle imprese per mettersi in regola prima di arrivare al commissariamento se entrano nel mirino dell’authority guidata da Raffaele Cantone e dei Prefetti: queste le principali novità del testo.

In Gazzetta è stato pubblicato anche il secondo decreto che contiene le altre misure approvate dal cdm del 13 giugno, che vanno da norme su agricoltura e ambiente, al taglio della bolletta energetica alla spinta alla competitività per le imprese.

Ecco una sintesi delle norme contenute nei due provvedimenti:

RICAMBIO GENERAZIONALE – Da fine ottobre viene revocato l’istituto dei trattenimenti in servizio, che consentiva di allungare la carriera oltre l’età pensionabile (con la finestra per i magistrati e l’esclusione del comparto difesa). L’abolizione consentirà l’ingresso di giovani generazioni nella Pa, il premier Matteo Renzi ha parlato di 15 mila nuovi posti.

TURN OVER E MOBILITA’ OBBLIGATORIA – Il limite per le amministrazioni centrali resta al 20% delle uscite per il 2014, 40% per il 2015, 60% per il 2016 e 80% per il 2017, ma il tetto si riferisce alla spesa complessiva e non alle persone. Confermata la mobilità obbligatoria fino a 50 chilometri.

DISTACCHI E PERMESSI SINDACALI – Meno 50%. Saranno dimezzati non più dal primo agosto ma dal primo settembre i contingenti complessivi dei distacchi previsti per il personale del pubblico impiego. Il taglio vale per ogni associazione sindacale.

TAGLIO AD AVVOCATURA STATO – Confermata anche la riduzione della percentuale sulle spese legali, che e’ del 75%, e cala al 10% per gli avvocati dello Stato.

AD ANAC POTERI AUTORITA’ VIGILANZA CONTRATTI – All’Authority Anticorruzione vengono attribuiti i poteri dell’Autorità di vigilanza sui servizi pubblici. L’Anticorruzione, se ci sono notizie di reato o arresti, “propone al Prefetto competente” o d0

“ordinare la rinnovazione degli organi sociali e ove l’impresa non si adegui di provvedere alla straordinaria e temporanea gestione dell’impresa appaltatrice limitatamente alla completa esecuzione dell’appalto oggetto del procedimento penale” oppure ”di provvedere direttamente alla straordinaria e temporanea gestione dell’impresa appaltatrice limitatamente alla completa esecuzione del contratto di appalto oggetto del procedimento penale”.

L’impresa avrà 30 giorni, ridotti a 10 nei casi più gravi, per adeguarsi al rinnovo degli organi sociali.

AGEVOLAZIONI PMI, BOLLETTE ENERGIA MENO CARE – Oltre al taglio del 10% dei costi delle bollette energetiche, a favore delle aziende c’è anche il rafforzamento dell’aiuto alla crescita economica (Ace). Sono anche previste semplificazioni per facilitare le quotazioni.

IMEZZATI DIRITTI CAMERALI – Vengono ridotti del 50% anche i diritti annuali che le imprese pagano alle Camere di commercio. Detassazione degli investimenti in impianti e macchinari.

RILANCIO AGRICOLTURA, STRETTA SU REATI AMBIENTALI – Oltre a misure a favore di giovani, lavoro, innovazioni d’impresa, sono anche inserite pene piu’ severe sui reati ambientali e un cronoprogramma stringente per le verifiche sulle aree a rischio della ‘terra dei fuochi’.