Decreto emergenze: via libera del Senato, verso la Protezione civile Spa

Guido Bertolaso

Via libera del Senato al decreto sulle emergenze che passa ora all’esame della Camera. A favore del provvedimento hanno votato PdL e Lega; contrari Pd e Italia dei Valori. Si sono astenuti l’Udc e l’Alleanza per l’Italia.

I voti favorevoli sono stati 140, 116 i contrari e 11 gli astenuti.

Nel decreto emergenze è contenuta la creazione della Protezione Civile Spa che farà dell’ente guidato da Bertolaso il più grande organismo appaltatore d’Italia.

Protezione Civile Spa. La Protezione civile diventa società per azioni, a capitale interamente pubblico, e saranno separate le responsabilità amministrative da quelle politiche anche se, fino al 31 dicembre 2010, coincidono nella persona di Guido Bertolaso.

Passa sotto la Protezione la Croce Rossa italiana. La Protezione potrà stabilizzare il personale con contratto di collaborazione, per una spesa complessiva di 8,02 milioni di euro. Il sottosegretario di Stato con delega alla protezione sarà incaricato del coordinamento degli interventi di prevenzione in ambito europeo e internazionale.

Dopo l’addio di Bertolaso sarà una società “in house”, costituita ad hoc, a esercitare le attività strumentali del Dipartimento. Per gli interventi urgenti si può procedere alla nomina di commissari straordinari: con decreto del presidente del Consiglio e su proposta del ministro dell’Ambiente. I commissari eseguono gli interventi d’urgenza, coordinano i soggetti pubblici e privati e poi relazionano al Parlamento.

Altre misure. Chiusa l’emergenza rifiuti a Napoli, il termovalorizzatore di Acerra, che gira a pieno regime da alcuni mesi, andrà sul mercato entro il 31 dicembre 2011. Il presidente della Regione Abruzzo subentra, dal primo febbraio 2010, nel ruolo di Commissario delegato fin qui svolto dal capo della Protezione civile per la ricostruzione del dopo sisma e resta in carica per l’intera durata dell’emergenza. Sono le tre questioni affrontate nel decreto emergenze che ha avuto il via libera dal Senato e passa ora all’esame della Camera.

Presidente Abruzzo commissario delegato. L’art. 1 del decreto stabilisce che il presidente della Regione assume l’incarico di Commissario delegato per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma a decorrere dal primo febbraio e per l’intera durata dell’emergenza.

Dopo emergenza in Campania. Il 31 dicembre 2009, dopo quindici anni, è cessata la dichiarazione di stato di emergenza. Il decreto prevede il subentro delle autorità amministrative e territoriali nelle attività fino a oggi svolte dalle strutture di amministrazione straordinaria. Alle strutture esistenti verranno affiancate due Unità operative ad hoc, con il compito di guidare il passaggio dall’emergenza alla gestione ordinaria. In particolare, dovranno accertare le situazioni creditorie e debitorie, gli interventi necessari per la funzionalità a regime dell’impiantistica oltre ai compiti e alle funzioni delle Province e delle società provinciali che andranno a costituirsi per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Le Unità operative, affiancate a loro volta da un’Unità stralcio, affiancheranno gli enti territoriali fino al 30 settembre 2010.

Termovalorizzatore di Acerra. L’Unità operativa provvede all’esecuzione del contratto di affidamento e del relativo impianto di servizio. Il canone d’affitto è stabilito in 30 milioni di euro all’anno. La Protezione civile gestirà i ricavi dalla vendita di energia prodotta. L’Unità provvede inoltre alle procedure per la determinazione dei costi di conferimento dei servizi, entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto. La stessa Unità, su esplicita richiesta, può fornire supporto alla Regione Campania e alle Province e adottare azioni di coordinamento in materia di gestione del ciclo dei rifiuti. Per la salvaguardia delle aree di interesse strategico è previsto l’impiego di 250 militari.

Entro il 31 dicembre 2011 la presidenza del Consiglio trasferirà la proprietà del termovalorizzatore a soggetti pubblici o privati: se pubblico, dovrà corrispondere alla parte venditrice il corrispettivo stabilito con una perizia dall’ENEA, diminuito del canone d’affitto. Da qui al termine del 2011, la Protezione civile può stipulare un contratto d’affitto quindicennale.

Il provvedimento prevede poi misure per accelerare la nascita delle società provinciali, anche in deroga alle disposizioni del testo unico sull’ordinamento degli Enti locali, alle quali i Comuni dovranno trasmettere gli archivi relativi alla Tarsu e alla Tia (le tasse dovute dai cittadini, ndr).

Finanziamento straordinario alle Province. Per assolvere ai primi adempimenti urgenti, alle Province è assegnata, in via straordinaria, una somma pari a euro 1,5 per ogni abitante residente. Una somma massima di pari importo la Provincia è autorizzata a revocare dagli impegni assunti con vincolo di destinazione. Le somme dovute dai Comuni alla Protezione civile saranno recuperate mediante la riduzione dei trasferimenti erariali. Le Province potranno invece procedere all’assunzione di personale a copertura dei posti della dotazione organica.

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