Decreto sanità: niente pensione anticipata per 690 mila medici e infermieri
ROMA – Decreto sanità. Per i 690 mila tra medici, infermieri e paramaedici niente pensionamento anticipato. Resta deluso chi tra loro sperava di raggiungere la pensione con le vecchie regole. Nessuna deroga alla Riforma Fornero, quindi: la fiducia di domani (19 ottobre) sul decretone sanità mette la parola fine a queste aspettative. In pratica il governo dice no al supplemento di tempo fino al 31 dicembre 2014 per rientrare nei requisiti, no anche al surplus di 30 mesi di contributi figurativi. Questo scivolo era stato inserito nel testo uscito dalla Commissione Affari Sociali: passaggio molto contestato dall’esecutivo e alla fine cancellato con un tratto di penna.
Il tratto di penna, però, ha cancellato anche il finanziamento previsto (40 milioni) per comprare fibrillatori utilizzabili nelle scuole e nelle università. Non ci sarà nemmeno nessun fondo per la cura delle ludopatie, ovvero la dipendenza da gioco. Non verrà introdotta la tessera sanitaria per evitare che i minorenni affollino le sale delle slot machine. Restano, invece, il freno alle cause sanitarie facili e l’impegno a realizzare gli ambulatori aperti 24 ore su 24 e organizzare il servizio dei medici di famiglia sette giorni su sette.