Desiree. Salvini a San Lorenzo: “Vattene, sciacallo” e il ministro rinuncia a visitare lo stabile dove è morta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Ottobre 2018 - 13:28 OLTRE 6 MESI FA
Desiree. Salvini a San Lorenzo: "Vattene, sciacallo" e il ministro rinuncia a visitare lo stabile dove è morta

Desiree. Salvini a San Lorenzo: “Vattene, sciacallo” e il ministro rinuncia a visitare lo stabile dove è morta

ROMA – L’aveva annunciato e poco dopo mezzogiorno il ministro dell’Interno Salvini è andato come promesso in Via Lucani a Roma nel quartiere di San Lorenzo sul luogo dove è stata ritrovata morta Desirée Mariottini. E’ stato accolto da cori di opposto segno. E’ stato applaudito quando ha detto “torno con la ruspa” da chi non tollera più illegalità e droga nel quartiere. Ma la contestazione di chi lo accusa di speculare sulla tragedia deve aver prevalso o perlomeno consigliato il ministro dell’Interno che una visita all’interno dello stabile occupato fosse da evitare.

Così, il ministro e la sua scorta sono rientrati in macchina e hanno abbandonato il quartiere per tornare al ministero, che dista giusto qualche minuto. Davanti all’ex magazzino, luogo di spaccio e ricovero di clandestini, a decine gridavano “sciacallo, sciacallo”. “No alla strumentalizzazione sul corpo di Desirée”, “Salvini specula sulle tragedie. San Lorenzo non è una passerella elettorale” si leggeva sugli striscioni.

Giunto sul posto Salvini aveva parlato con i tanti presenti, sotto la stretta vigilanza di un imponente servizio di sicurezza. “E’ l’ora di riportare le regole, ci sono stabili occupati da anni e vedremo di essere più coraggiosi, non sono occupanti per necessità”, ha dichiarato.

“Non si può sempre aspettare il morto, ci sono situazioni che vanno avanti da anni e anni, qualcuno doveva intervenire. Bisogna chiedersi perché non si è fatto. Poi adesso, io faccio”, ha aggiunto. “Sulla mia scrivania ho quasi un centinaio di richieste di intervento su Roma. Mi chiedo nei 10-20 anni precedenti cosa è stato fatto”.

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev