Roma, destra contro destra: lotta per la casa in Campidoglio

Pubblicato il 14 Ottobre 2011 - 00:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Destra contro destra. Maggioranza contro maggioranza. Quello che si è consumato nella giornata di giovedì in Campidoglio sembra davvero un paradossale attacco in casa propria. Gruppi di giovani militanti di centrodestra, più o meno estremisti, hanno urlato contro l’amministrazione, ciascuno combattendo la propria causa, che ha comunque una matrice comune: la lotta per una casa. Durante la seduta dell’assemblea capitolina, riunita per modificare il regolamento su taxi e botticelle, un gruppo di circa 50 giovani appartenenti all’associazione politica di destra “Noi oltre” ha bloccato i lavori occupando l’aula fino ad arrivare ai banchi della presidenza.

”Una protesta dal contenuto condivisibile – ha spiegato il capogruppo del Pdl, Luca Gramazio – ma non nei modi”. Anche perchè, a capitanare i rivoltosi mossi dalla volontà di denunciare ”il comportamento dell’Enasarco, che sta dismettendo il patrimonio immobiliare rischiando di mettere in strada famiglie e lavoratori”, c’era il consigliere capitolino del Pdl Ugo Cassone, per il quale è ”fondamentale difendere gli interessi di questi cittadini”.

Atteggiamento, questo, che ha imbarazzato la maggioranza e fatto saltare sulla sedia i consiglieri di opposizione. ”Un manipolo di squadristi fascisti – ha detto il segretario del Pd romano, Marco Miccoli – che fa parte, direttamente o indirettamente, della maggioranza di Alemanno”. Mentre i manifestanti venivano mandati via ed eliminati gli striscioni con su scritto ‘Banca=usura’ e ‘Enasarco solo case per Vip’, in piazza del Campidoglio si consumava un’altra azione di forza, con altri militanti di destra, quelli di CasaPound, che facevano irruzione nel Palazzo Senatorio, con bandiere tricolori e la compagnia di 20 famiglie sgomberate dalle case Ater di Casalmonastero.

Chiedevano un incontro con il gabinetto del sindaco, poi ottenuto, per sapere che fine avessero fatto gli accordi per garantire una sistema alle famiglie sgomberate. ”In questi giorni – ha osservato il sindaco di Roma Gianni Alemanno – c’è un po’ di eccitazione in città, ognuno si vuole mettere in mostra, ci sono i cosiddetti Indignados da ieri e questa smania di protagonismo a destra come a sinistra. Il mio invito è quello di manifestare, farsi sentire ma evitare il più possibile atti di illegalità”.