Detrazioni: il tetto porta il “nero”. Raggiunti 570€ la fattura chi la chiederà?

Pubblicato il 24 Ottobre 2012 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il tetto di 3000 mila euro annui sugli oneri detraibili che consente un risparmio di imposta massimo di 570 euro, potrebbe avere l’effetto indesiderato di un ritorno dei pagamenti in nero, cioè invisibili al Fisco perché non tracciabili. Lo segnala il Servizio studi della Camera dopo aver analizzato l’articolo 12 della Legge di Stabilità.

Oltre alle perplessità sul boomerang eventuale in termini di gettito fiscale, i tecnici della Camera ravvisano un certo grado di ambiguità su quali oneri siano esclusi dalla misura e in particolare si chiedono precisazioni sulle spese mediche perché la legge non specifica con esattezza se la franchigia da 250 euro introdotta surroghi e sostituisca nel Tuir (testo unico delle imposte sui redditi) fissata a 219 euro.

Tornando al problema del nero. I tecnici scrivono: “I contribuenti, una volta raggiunto il tetto massimo di oneri detraibili, non avrebbero più un diretto conflitto di interesse con gli eventuali fornitori e potrebbero non avere interesse a richiedere la documentazione fiscale comprovante la spesa sostenuta”. E’ chiaro il messaggio. E’ il vantaggio della detraibilità che può spingere un contribuente ad esigere sempre e comunque la fattura. Basta aver acceso un mutuo sulla prima casa perché gli interessi annui si mangino tutto il plafond di oneri detraibili.