Di Maio: “Flat tax equa e reddito di cittadinanza. Se il Governo parte sarà una bomba”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Maggio 2018 - 20:21 OLTRE 6 MESI FA
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Di Maio: “Flat tax equa e reddito di cittadinanza. Se il Governo parte sarà una bomba”

ROMA – “Se parte questo governo sarà una bomba ma quello che stiamo attraversando è un momento per coraggiosi non per cuori deboli”. Così Luigi Di Maio in un video pubblicato su Facebook, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,Ladyblitz – Apps on Google Play] risponde alla critiche ricevute in queste ore dopo il prolungarsi della “trattativa” con Matteo Salvini.

Il capo politico del M5s ribadisce ciò che ha sempre detto dal 4 marzo in poi: vietato parlare di alleanza di governo, quello che firmeranno M5s e Lega sarà un patto tra contraenti, un contratto, appunto.

“Nella nostra storia – ha detto Di Maio – siamo stati sempre una forza politica che correva da sola, e lo abbiamo sempre fatto perché non ci fidavamo degli altri”. Ora il M5S è alle prese “con un contratto di governo e non con un’alleanza, è un concetto importante perché noi degli altri non ci siamo mai fidati”.

Quindi Di Maio mette a tacere i malumori di una parte dell’elettorato per un governo che sembra non partire mai. “Noi abbiamo quasi concluso questo lavoro in sei giorni, in Germania ci hanno messo sei mesi e vedo tante persone che già mettono fretta, che dicono che stiamo perdendo tempo e non stiamo facendo niente. Ma come si può dire una cosa del genere? In questo contratto finora abbiamo già ottenuto dei risultati come Movimento 5 Stelle importantissimi: il Reddito di cittadinanza che non sia assistenzialismo, la flat tax equa, che abbasserà le tasse alle imprese e ai cittadini”. E poi: il “carcere per chi evade” in un Paese in cui gli “onesti si sentono dei fessi”. E ancora “il taglio delle pensioni d’oro, i vincoli europei che vanno rivisti. Come si fa a ironizzare su tutto questo?”, chiede a più riprese Di Maio.

Ce n’è anche per l’establishment, che sia esso rappresentato dai commissari Ue o dai quotidiani. “È incredibile” dice Di Maio, “non c’è un solo giornale che non tifi per il fallimento di questo tavolo, non c’è un solo giornale che spenda una parola buona, non dico a favore, ma almeno non contraria. Abbiamo attacchi continui anche oggi da qualche eurocrate non eletto da nessuno. Il Financial Times che dice che ‘Roma ha aperto le porte ai nuovi barbari’: ma come vi permettete!”.

“C’è qualcuno che dice: ‘Di Maio, ma che ti ridi, ma che c’hai da ridere quando esci da questi tavoli’. Io sono felice se si riescono a tagliare le pensioni d’oro, se riusciamo a dare una mano con la pensione di cittadinanza a chi ha una pensione sotto la soglia di povertà. E dobbiamo essere felici dei temi che portiamo a casa. L’acqua pubblica: per quanti anni abbiamo combattuto contro le privatizzazioni dell’acqua, adesso abbiamo l’occasione di portare a casa una seria legge sull’acqua pubblica che rispetti il referendum del 2011”.

Di Maio resta ottimista. “Sorrido perché più arrivano gli attacchi più io sono motivato perché vedo tanta paura in uno certo establishment, ma chi ha paura del cambiamento oggi non è nostro amico, e chi invece vuole il cambiamento ci dia una mano e lotti con noi. È chiarissimo che siamo di fronte ad un bivio: da una parte c’è il coraggio e dell’altra della paura, questo è il momento del coraggio. È il momento di avere il coraggio di andare fino in fondo e riuscire veramente a cambiare le cose. I presupposti ci sono? Dipende. Dipende se riusciamo a chiudere il contratto, a metterci dentro tutti i temi che servono e a far partire questo governo. Se ci riusciamo sarà una bomba”.