Di Maio critica Salvini anche sul Sicurezza Bis. Da quando si smarca, i sondaggi volano

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 11 Maggio 2019 - 11:26 OLTRE 6 MESI FA
Luigi Di Maio critica Salvini anche sul Sicurezza Bis. E da quando si smarca i sondaggi...

Di Maio critica Salvini anche sul Sicurezza Bis. E da quando si smarca i sondaggi…

ROMA – “Non vorrei che il dl sicurezza Bis fosse un’ennesima iniziativa per coprire il caso Siri e per coprire quello che è successo sulla corruzione in queste ultime tre settimane”. Chi lo dice, Zingaretti? Renzi? Berlusconi? No, Luigi Di Maio, sodale di Salvini al governo ma ormai sempre più critico nei toni con il leader leghista. Va bene che siamo alleati, ma siamo anche in campagna elettorale.

E i sondaggi dicono che da quando i grillini hanno cominciato a smarcarsi dalla Lega su alcune questioni che dividono il proprio elettorato (per esempio sui migranti) hanno recuperato consensi in vista delle ormai imminenti elezioni europee.

E così Di Maio, parlando a margine di un’iniziativa del forum delle associazioni familiari, entra nel dettaglio proprio della questione migranti: “Sono molto deluso dal dl sicurezza Bis perché non c’è nulla sui rimpatri. Il tema non sono gli arrivi che abbiamo fermato. Noi siamo pronti a dare una mano al ministero degli interni ma non può essere sempre colpa degli altri”. Riferimento nemmeno troppo velato all’articolo che vuole limitare i poteri del Ministero dei Trasporti (attualmente diretto dal grillino Toninelli) a favore del Ministero dell’Interno. Va ricordato, a tal proposito, che attualmente dipende dal Mit l’attracco delle navi nei porti italiani, mentre spetta al Viminale decidere se far sbarcare sul territorio italiano chi è a bordo di quelle navi.

Sui rimpatri, prosegue Di Maio “scrivere una lettera al ministro degli esteri e al premier mi sembra un’iniziativa ingiusta. Noi siamo pronti a dare una mano al ministro degli interni se serve ma non può essere sempre colpa degli altri”. Lo ha detto il vicepremier M5s Luigi Di Maio parlando a margine dei un’iniziativa del forum delle associazioni familiari. Il lavoro da fare adesso sono i trattati di cooperazione internazionale. Per ridistribuire i migranti la peggior cosa da fare è allearsi con Orban”.

Salvini: nel 2019 meno sbarchi, meno reati, meno morti in mare.

Poco prima che parlasse Di Maio, Matteo Salvini aveva invece detto: “Nel 2019 meno sbarchi, meno reati commessi, meno morti in mare. Se qualcuno rimpiange i porti aperti che portavano in Italia più clandestini e facevano morire in mare più persone, sappia che avrà nel sottoscritto un avversario irriducibile”. Il ministro ha anche sottolineato che dal primo gennaio 2019 a oggi sono sbarcate 1.009 persone contro le quasi 9.959 dello stesso periodo di un anno fa.

I rimpatri nel 2019, indica il Viminale, sono 2.301 (più del doppio degli arrivi), di cui 2.179 forzati (dato aggiornato al 5 maggio) e 122 volontari assistiti (dato aggiornato al 7 aprile). Nel 2019 c’è stato inoltre “un cadavere recuperato e 402 dispersi (stima Unhcr) contro i 23 morti accertati del 2018, anno in cui la stima dei deceduti e dispersi toccò quota 2.277. Nel 2016 (governo di centrosinistra) ci furono 390 morti accertati e 5.096 dispersi”. (Fonte Ansa).