Da Di Maio solo slogan! Tajani loda il modello Merkel

di Ama La Sunta
Pubblicato il 10 Aprile 2018 - 06:45 OLTRE 6 MESI FA
Antonio Tajani loda il modello Merkel e boccia Di Maio

Da Di Maio solo slogan! Tajani loda il modello Merkel (Nella foto Ansa, Antonio Tajani)

ROMA –  La strada che porta a un governo formato dal centrodestra e dal Movimento 5 stelle sembra farsi ancor più in salita.

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Al moderato ottimismo espresso questa mattina da Matteo Salvini (“ci sono il 51% di possibilità” di far nascere insieme un esecutivo), il leader pentastellato risponde via Twitter per ribadire la posizione più volte espressa: l’operazione è impossibile perché della coalizione fa parte anche Forza Italia.

“C’è lo 0% di possibilità che il Movimento 5 Stelle vada al governo con Berlusconi e con l’ammucchiata di centrodestra”, scrive Di Maio nel suo post.

Salvini però sembra non voler rinunciare alla trattativa e annuncia che chiederà un incontro a Di Maio prima del secondo giro di consultazioni al Quirinale previsto per questa settimana escludendo anche che in agenda ci siano nuovi vertici con gli alleati della coalizione. “Umiltà, coerenza, ascolto e buonsenso. Per governare occorrono queste doti, con l’arroganza e l’egoismo non si costruisce nulla e non si fa il bene dell’Italia”, twitta poi nel primo pomeriggio.

Il segretario del Carroccio c’è un’unica alternativa all’intesa con il Movimento: il ritorno alle urne. “Se Di Maio, come a parole dice, vuole rispettare il voto degli italiani, l’unico dialogo possibile è Lega-5 Stelle. Lui parla di “nuovo”, ma se per “nuovo” intende andare a colazione con Renzi o con la Boschi ha uno strano concetto di “nuovo”.

Anche intervenendo ad Agorà ripete il suo pensiero ed evoca l’ipotesi di nuove elezioni. “Se
tutti continuano a dire “no, no, no…” e a mettere veti non se ne esce”, “se tutti rimangono fermi sulle loro posizioni e non c’è un governo, si vota”.

E da Forza Italia è Antonio Tajani a criticare il Movimento: “Non esiste essere considerati come delle persone da nascondere. Non siamo impresentabili ma eletti dal popolo, e ricordo che al Senato il gruppo più consistente di centrodestra è quello di Forza Italia”.

Sul fronte Pd, Andrea Orlando invita il partito a “non temere l’incontro con M5s” a patto che prima Di Maio “chiuda alla Lega” in particolare su immigrazione e flat tax. “Il dialogo – dice il ministro della Giustizia a Repubblica – serve comunque. Resto convinto che la linea indicata dalla direzione sia quella giusta. Ma i 5 stelle devono esercitare un ruolo a prescindere da ciò che facciamo noi. Di Maio parla
sempre di modello tedesco. La Merkel, nei negoziati, è partita dal programma della Cdu che
era un programma di governo che teneva conto delle compatibilità. Di Maio parte da una
serie di slogan”.