Dimissioni Monti, Veltroni: “Berlusconi vuole distruggere l’Italia”

Pubblicato il 9 Dicembre 2012 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA
Walter Veltroni (foto LaPresse)

ROMA –  Un “irresponsabile” che ha come obiettivo “distruggere l’Italia”. E’ un attacco durissimo quello che Walter Veltroni lancia contro Silvio Berlusconi nella mattinata successiva all’annuncio di dimissioni da parte di Mario Monti.

In un’intervista al Corriere della Sera Veltroni spiega: ”L’irresponsabilità di Berlusconi trascina il Paese in una crisi pericolosissima. Vuole distruggere l’Italia, questa e’ la verità”. Veltroni, quindi, invita il suo partito, il Pd,  a ”non cadere in trappola” e sottolinea che l’Italia ”deve essere grata a Monti, a Draghi e ancora più a Napolitano: hanno evitato il tracollo del Paese. Monti ha governato con grande autorevolezza e competenza – dice – ed è una risorsa anche per la fase nuova che si è aperta, come una risorsa continuò a essere Ciampi”.

Il Pd deve ”dire la veritàagli italiani, fare riforme radicali, non avere paura dell’impopolarità”, dichiara Veltroni. ”Mi aspetto che questa sia la prova del centrosinistra. Il rischio – avverte – è la coazione a ripetere che la scelta dissennata del ritorno di Berlusconi porta con sé. Non cadiamo nella trappola: la scelta deve essere riformismo contro populismo. Il pericolo è che si ricominci con il pro Berlusconi, anti Berlusconi, che è proprio il contrario di quanto l’Italia necessita oggi”.

”I sondaggi dimostrano che un Pd a vocazione maggioritaria può arrivare al 40%”, osserva Veltroni, secondo cui ”con Vendola bisogna costruire una convergenza su cose vere, fattibili”. L’ex sindaco di Roma auspica che ”il Paese evolva in un bipolarismo tra un centro moderato e un centrosinistra riformista”. Il Pd ”deve facilitare questo esito anche attraverso le scelte elettorali e istituzionali, e guardare senza fastidio all’aggregazione che sta nascendo al centro: e’ un fatto positivo se sostituirà la destra populista”.

La ricandidatura di Berlusconi ”fa impressione. Siamo in una specie di condizione di presente immobile: nulla finisce mai e nulla comincia mai. E la cosa agghiacciante è che tutto ciò si svolge nella situazione più drammatica che l’Italia abbia vissuto dal dopoguerra a oggi”, osserva Veltroni. ”La politica dovrebbe pensare alla nuova società che emergerà da questa crisi”, che significa ”inventare nuove forme di responsabilità civile diffusa, un nuovo rapporto con lo Stato, un nuovo senso di comunità”‘. Due le cose da fare subito, aggiunge: ”L’accordo sulla produttività e la lotta all’illegalità”. Nell’intervista Veltroni interviene anche su Matteo Renzi. ”Credo che si sia reso conto di aver semplificato molto – commenta – e questo è andato a suo danno”.