Dismissioni case Enti: Fornero, Grilli, Passera bocciano pasticcio Riccardi

Pubblicato il 14 Novembre 2012 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA
Dismissioni case degli enti: la proposta Riccardi bocciata, l’emendamento non si salverà

ROMA – Le dismissioni immobiliari delle Casse di previdenza, con la vendita agli inquilini al prezzo di 150 volte il canone mensile, sono state bocciate dai ministeri. E’ stato il ministro per la cooperazione internazionale Riccardi a firmare l’emendamento alla Legge di Stabilità. Il colpo di mano non è piaciuto ai ministri del Lavoro, dell’Economia e delle Infrastrutture, ovvero i ministri “pesanti” Fornero, Grilli e Passera hanno dato parere negativo. Non è piaciuto all’Adepp, l’associazione degli enti privatizzati: “Sconcertante” ha definito il piano il presidente Camporese.

Qual era il piano, che a questo punto “difficilmente vedrà la luce” (Sole 24 Ore 14 novembre)? Il principio ispiratore è sempre lo stesso: fare cassa attingendo alle risorse disponibili, in questo caso dagli enti previdenziali dei professionisti. Obiettivo, 120 milioni di euro di maggiori entrate per lo Stato. La proposta: alienare immobili degli enti previdenziali agli affittuari a prezzi di favore. La critica: non ci guadagna nessuno, gli enti che vedono depauperare anche il valore nominale del patrimonio, gli inquilini che, seppur a prezzo di sconto, spesso pensionati avranno con difficoltà accesso a un mutuo per acquistare casa.  Nel dettaglio, l’emendamento della discordia (Camporese dice che l’allarme è rientrato) era così concepito.

Le unità abitative degli enti di previdenza iscritte nell’elenco Istat delle pubbliche amministrazioni rappresentano il patrimonio in vendita. Devono essere case costruite prima del 1 gennaio 1977. Non appartenere alla categoria catastale delle abitazioni di lusso. Debbono essere locate in base a contratto libero indicizzato e a uso esclusivo di abitazione del titolare del contratto di locazione. Il prezzo di vendita è determinato in una somma pari a 150 volte il canone mensile. La vendita è prevista entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge. Gli inquilini interessati dalla legge sono circa 30 mila.