Dl anticrisi/ Il testo del maxiemendamento approvato dalla Camera. Novità principali: scudo fiscale, sanatoria di colf e badanti, riforma dell’età pensionabile

Pubblicato il 24 Luglio 2009 - 20:07 OLTRE 6 MESI FA

La Camera ha approvato il maxiemendamento dal decreto anticrisi, con 294 voti a favore e 186 contrari. L’ Mpa di Raffaele Lombardo non ha partecipato alla votazione, in segno di protesta contro il governo che non avrebbe fatto abbastanza per gli interessi del Sud. Forti le critiche che sono arrivate durante le dichiarazioni di voto dai banchi dell’opposizione. Per Bersani del Partito democratico il titolo del decreto è «i terremotati pagano le tasse, gli evasori fiscali no», mentre per Casini dell’Udc, in linea con l’Mpa, rimane irrisolta la questione meridionale.

La maggioranza invece ha difeso il provvedimento, l’unico modo, secondo il ministro Tremonti, per reperire abbastanza fondi (calcolati 5 miliardi di euro) da investire entro la fine del 2010. Nessuna giustificazione sul fatto che si tratti della 23esima fiducia dall’inizio della legislatura.

Fra le novità più significative, il bonus occupazione, grazie a cui si potranno rivalutare i lavoratori in cassa integrazione. Saranno infatti utilizzabili dalle imprese in progetti di formazione o di produzione. Un’altra norma riconosce la facoltà di mettere in regola le badanti o le colf che ancora non lo sono: il costo dell’operazione, per ogni lavoratore, è di 500 euro.

Con la rottamazione degli statali, i pubblici dipendenti che hanno maturato 40 anni di contributi possono essere messi fuori dalle amministrazioni con un preavviso di 6 mesi. Novità anche sul fronte pensioni: per le donne del pubblico impiego sale l’età per la pensione di vecchiaia, che sarà equiparata a quella degli uomini. Nel 2010 di passa da 60 a 61 anni, poi si sale di un anno ogni due per arrivare ai 65 anni nel 2018.

Una delle norme più contestate è quella dello scudo fiscale: si pagherà il 5% del capitale detenuto illegalmente all’estero per regolarizzarlo o rimpatriarlo.

La sanatoria sulle multe, invece, prevede che per le sanzioni irrogate entro il 31 dicembre 2004 e già iscritte a ruolo si potrà estinguere il debito pagando il minimo della sanzione.

Fra le agevolazioni fiscali, sono da segnalare uno sgravio del 50% per le aziende che acquisteranno nuovi macchinari o apparecchiature, mentre per gli aumenti di capitale fino a 500 mila euro viene abbattuto l’imponibile del 3 per cento.

I deputati, evidentemente, hanno sentito l’avvicinarsi del week end estivo, se in ben 102 hanno chiesto la possibilità di anticipare il loro turno di votazione. Ci ha dovuto pensare il presidente Fini a negare il permesso, «a tutela della serietà dei lavori».