Donne: una su tre ha paura ad uscire la sera. Qui nasceva Salvini e la sinistra moriva

di Riccardo Galli
Pubblicato il 22 Giugno 2018 - 20:41| Aggiornato il 23 Giugno 2018 OLTRE 6 MESI FA
Donne: una su tre ha paura ad uscire la sera. Qui nasceva Salvini e la sinistra moriva (foto Ansa)

Donne: una su tre ha paura ad uscire la sera. Qui nasceva Salvini e la sinistra moriva (foto Ansa)

ROMA – Donne, donne italiane nell’Italia 2.016. Due anni fa perché ad allora si riferiscono i dati diffusi dall’Istat. Donne italiane nelle città grandi e piccole d’Italia, nei centri e nelle periferie e negli hinterland, donne italiane, sorelle, madri, mogli, figlie, ragazze, giovani, di mezza età, di ogni età. Il dato [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]  diffuso dall’Istat è tremendo nella sua imponenza: il 36 per cento delle donne italiane ha paura ad uscire da sola la sera. Quindi il 36 per cento delle donne italiane la sera non esce di casa o si fa accompagnare se deve uscire.

E’ un dato tremendo: l’Italia non è zona di guerra. E neanche di pestilenza o carestia o disastro naturale. L’Italia è Europa, Occidente, uno dei sette paesi al mondo più ricchi e sviluppati. L’Italia è un paese ad alto reddito pro capite, uno dei più alti al mondo (anche se ci piace frignare al riguardo e far finta non sia vero). L’Italia è un paese dove da molti anni il numero degli omicidi e dei reati tipo rapine in banca o sequestri è in diminuzione. Ma l’Italia è un paese in cui il 36 per cento delle donne ha paura la sera ad uscire di casa. E queste donne hanno ragione: pur tarando la pura al netto del panico hanno ragione.

Hanno ragione e il fatto che non possano uscire di casa da sole la sera senza aver paura, anzi che rinuncino ad uscire di casa è una questione di libertà, diritti e democrazia. In Italia si è lasciato che le donne fossero limitate nella loro libertà, nei loro diritti e che la democrazia fosse inadempiente nei loro confronti.

Chi, quando, come ha lasciato che questo accadesse? Non capire, non saper capire che chi orina in strada o nel parco si ubriaca o in villa spaccia o si fa o nel sottopasso si accampa o all’angolo non  chiede ma esige elemosina-pizzo, non saper capire che tutto questo e tutti questo andavano repressi, sì repressi, è stata la porta attraverso cui è passata la limitazione delle libertà, dei diritti e l’inadempienza della democrazia.

Simmetricamente credere, alla fine burocraticamente credere, che i diritti di chi sta in strada fossero primari e prevalenti è stato l’ottuso errore di chi credeva la democrazia invulnerabile. Non distinguere dal governo, dai Comuni, dai Tribunali tra disgraziati in strada e disgraziati in strada arruolati dai vari racket, non vedere il formarsi di bande di quartiere e di piazza, il ritirarsi e ritrarsi quando cala la notte in nome del non  si può, ma come si fa…Tutto questo è stato il luogo sociale e materiale, storico e culturale in cui il Salvini fenomeno cominciava a nascere e la sinistra cominciava a morire.

Lasciando incustodita la sicurezza delle donne, snobbando la loro percezione di una sicurezza perduta, coltivando il tic ideologico secondo cui più emarginato e disgraziato sei più ragione hai, schifando l’idea di ordine come fosse sinonimo di fascismo, la sinistra italiana ha spalancato le porte all’Italia che oggi c’è: nazionalista, vittimista, xenofoba, fanfarona, autoctona, anti plutocratica e tutta in ammirazione crescente di Salvini Capitan Italia.

Al 36 per cento delle donne italiane che hanno paura di uscire da sole la sera va aggiunto il 60 per cento abbondante di italiani che hanno paura, per esperienza vissuta, per le loro case. Quasi sette italiani su dieci temono casa loro sia svaligiata o assalita. E non è psicosi, purtroppo è vita quotidiana: un furto in casa, anzi due nella vita vuole statisticamente dire che ti è andata bene.

Andavano repressi quelli che organizzano i furti in casa. Nessuno poteva prenderli tutti e metterli tutti in galera. Ma se cerchi la refurtiva, sai dove cercare e lì si poteva, si doveva reprimere. Raramente lo hanno fatto Polizia e Carabinieri, quasi mai la Magistratura. La politica, la sinistra di governo, ha sempre avuto paura e orrore di sporcarsi le mani con la repressione. Con l’ottimo risultato di convincere almeno il 58 per cento degli italiani a delegare la repressione entusiasta ad un sincero e convinto cultore dei diritti umani quale Salvini.

Non aver visto, non aver voluto vedere che famiglie, normalissime famiglie comprano perfino pistole ad aria compressa contro i ladri di appartamento ha portato, sta portando alla legge Salvini per cui puoi sparare dentro casa tua anche con il fucile vero, per il ladro il restarci secco incidente sul lavoro e pure ben gli sta.

Non capire che al clandestino non poteva essere lasciato il racket del parcheggio e quello della questua o quello della ricettazione ha portato alla pubblica opinione che pubblicamente opina che se affogano…qualcuno di meno. E viva Salvini che blocca i porti e scarichiamoli in Africa, Albania ma via da qui che sono molesti, pericolosi e diversi.

Ecco dove è cominciata, qui cominciava a nascere il Salvini fenomeno e qui cominciava a morire la sinistra di governo. Era difficile capirlo, ma in fondo non troppo. Ora è troppo, maledettamente troppo tardi. E comunque gran parte della sinistra si rifiuta ancora di capirlo.