Draghi ci parla, poi riferisce. Pace? Bussate a Putin e non vi sarà aperto

Draghi parla al telefono con Putin, poi riferisce: "Spiragli di pace? Nessuno". Qui e oggi Putin non ha voglia né interesse alla pace, non prima che la guerra abbia portato all'annessione alla Russia di circa un terzo dell'Ucraina.

di Lucio Fero
Pubblicato il 27 Maggio 2022 - 14:34 OLTRE 6 MESI FA
Draghi ci parla, poi riferisce. Pace? Bussate a Putin e non vi sarà aperto

Draghi ci parla, poi riferisce. Pace? Bussate a Putin e non vi sarà aperto (foto Ansa)

Dialogo, dialogo invece che armi. Dialogo invece che sanzioni, dialogo invece che guerra…Chi è per il dialogo? Tutti! E chi non è per il dialogo è solo perché è un livido bellicista. Ed eccolo quindi il dialogo, almeno un po’, un pizzico di dialogo: Draghi che parla al telefono con Putin. Finalmente, quel che chiedevano, esigevano da Draghi i peroratori di pace nostrani, i Conte, i Salvini, i Landini (Berlusconi è una tipologia a parte nella quale più che pacifismo poté la nostalgia). Draghi ci parla con Putin. Poi riferisce. Letteralmente: “Spiragli di pace parlando con Putin? Nessuno”.

Pace? Bussate al portone russo e non vi sarà aperto.

Cos’ stanno le cose e non altrimenti. In un combinato di speranza e ottimismo si può aggiungere un qui e ora. Così, qui e ora, stanno le cose: la Russia sta facendo la guerra e non ha interesse e voglia di pace. Pace per Putin significa oggi fermare l’Armata prima che abbia preso almeno tutto il Donbass e con un bel po’ del Sud d’Ucraina fino a che non sia diventata Russia un terzo circa di quello che era Ucraina. Pace significa oggi per Putin cedere, perdere. Pace per Capo Guerra Putin significa, qui e oggi, aver fallito.

Non è Putin che non dice, è chi non vuol sentire.

Fin dal primo giorno, fin della stessa scelta di guerra, Putin e ogni voce dalla Russia hanno parlato più che chiaro: smetteranno di sparare se e quando l’Ucraina, la Ue, gli Usa, la Gb, l’Occidente tutto accetteranno e subiranno e ratificheranno quel che l’Armata russa ha fatto e creato sul campo della guerra. La pace che Putin prenderà i considerazione sarà la pace che prevede annessione alla Russia di una parte dell’Ucraina: la parte presa con la guerra. Quindi non parlate a Putin di pace fino a che la guerra non avrà dato a Putin quel che vuole. Semplice, chiaro, netto: è chi da Occidente parla qui e oggi di pace a non voler sentire Putin.

Un’altra pace è possibile?

Dipende dalla guerra, dipende dalle armi. Una pace diversa dalla ratifica dell’annessione a mano armata di territorio di un altro Stato è possibile solo se l’annessione a mano armata fallisce o almeno si ferma. Dialogo, diplomazia, trattative. Tutto possibile e doveroso ma al tavolo della pace ci si siede con in mano le ragioni e le carte che ti ha dato o negato la guerra.