Draghi non ha cambiato ordine: prima vaccinazioni ora riaperture, sempre in ordine di lobby

di Lucio Fero
Pubblicato il 15 Aprile 2021 - 10:47 OLTRE 6 MESI FA
Draghi non ha cambiato ordine: prima vaccinazioni ora riaperture, sempre in ordine di lobby

Draghi non ha cambiato ordine: prima vaccinazioni ora riaperture, sempre in ordine di lobby (Foto d’archivio Ansa)

Draghi, adesso arriva Draghi e porta ordine in questo caos dove ognuno fa e dice come gli pare. Questo in sintesi era un sentire assai diffuso: Draghi percepito come uomo che porta ordine. Non proprio un mister Wolf che tutto risolve ma certo uno che mette argini e limiti, se non fine, all’eterna confusa sceneggiata della vita pubblica italiana.

Se è andata così nelle prime settimane, se pure davvero per qualche settimana è sembrato potesse andare così, ora così proprio non va: Draghi non ha portato né più ordine né nuovo ordine.

Draghi: non faremo annunci…è stato solo un annuncio

Aveva cominciato a dire benissimo, Draghi aveva detto: “Non faremo annuncio, annunceremo solo il fatto dopo che l’avremo fatto”. E’ durata solo un po’ ed è finita. Ogni giorno un ministro annuncia: una riapertura per la categoria o il settore di competenza, un sostegno in arrivo per la categoria o settore di competenza, un arrivo previsto di vaccini…

Un Presidente di Regione al giorno annuncia una sua voglia di discostarsi o una sua voglia di fare diversamente. Ogni giorno una categoria o un settore si dichiara essenziale e sicuro e la somma di tutte le autodichiarazioni fa un paese tutto essenziale e sicuro. Un paese che non c’è ma si proclama tale, il massimo del disordine. Ogni giorno una manifestazione, anche più di una, come se ci fosse qualcuno in carne e ossa e volontà contro cui manifestare. Sono manifestazioni contro chi?

La controparte è il virus, la pandemia, la malattia. Ha quindi un senso manifestare contro la pioggia o il sole? No ma la gente lo fa e si lascia che corra il concetto pseudo evidente che così si articola: dopo un anno Covid c’è ancora, deve essere colpa di chi non è stato capace di toglierlo di mezzo. Non era pensabile che Draghi premier introducesse elementi di razionalità nel sentire e agir comune, ma elementi di ordine sì. Questa era la sensazione. E’ rimasta tale: una sensazione iniziale e nulla più.

Categorie e vaccini, categorie e riaperture

Ai primi passi del governo Draghi il sistema socio politico culturale italiano aveva trovato ovvio e naturale avvicinarsi ai vaccini in ordine di lobby di appartenenza. Non i relativamente pochi furbetti del vaccino ma i tanti, tantissimi che hanno trovato (e troverebbero ancora) vaccinarsi per primi in  quanto avvocati, magistrati, giornalisti, docenti…

Il tesserino più che la funzione realmente svolta: se sanamente si decidesse di vaccinare in via prioritaria le cassiere di supermercato non ci sarebbe capo di personale che negherebbe a chi sta in magazzino la patente di addetto alla cassa. A questa Italia è stato imposto dal governo di vaccinare in ordine di età. Non tutti l’hanno fatto e lo fanno del tutto, ma un ordine comunque è stato dato.

Non così per le riaperture. Per le riaperture si preme e si pressa in ordine di lobby. Spinge di più chi ha più agganci e materia di scambio, spingono tutti ma tutti in nome ed esponendo la propria forza di lobby in termini di addetti, fatturato…E Draghi governo non sembra sapere o volere mettere ordine, dare un ordine. L’unico vero ordine che questo paese tutto sembra capace di darsi è: contare sull’estate, l’estate si riapre e poi ad ottobre…Ottobre, stai a pensare ad ottobre?