Editoria, abolite tariffe postali agevolate. Vita (Pd): “A rischio 8.000 testate”

Pubblicato il 7 Aprile 2010 - 19:46 OLTRE 6 MESI FA

Vincenzo Vita

“Perché con un decreto interministeriale il Governo ha sospeso le tariffe postali agevolate per l’editoria previste dalla legge 46 del 2004?”. Lo chiede il senatore del Pd Vincenzo Vita, vicepresidente della commissione cultura, in un’interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al Ministro per lo sviluppo economico, Claudio Scajola.

Nell’interrogazione Vita ricorda infatti che “con il recente decreto interministeriale del 30 marzo 2010, senza alcun preavviso, sono state improvvisamente sospese ai beneficiari le tariffe agevolate per l’editoria, previste dalla citata legge che aveva introdotto una serie di agevolazioni tariffarie postali finalizzate a sostenere la copertura parziale dei costi sostenuti dalle imprese editrici di quotidiani e periodici iscritte al Registro degli operatori di comunicazione (ROC), dalle imprese editrici di libri, dalle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro e dalle associazioni le cui pubblicazioni periodiche siano riconosciute da parte di sindacati, di associazioni professionali di categoria e di associazioni d’arma e combattentistiche, per la spedizione dei bollettini dei propri organi direttivi”.

Nell’interrogazione si ricordano poi le tariffe fissate con decreto del Ministro delle comunicazioni del 2002. “La tariffa base, fino a 200 grammi, pari a euro 0,2830 e quella agevolata pari a euro 0,1245 a copia per le spedizioni effettuate dagli editori iscritti al Registro degli operatori di comunicazione (Roc), mentre per gli editori non profit la tariffa base è stata fissata ad euro 0,0785 e quella agevolata ad euro 0,615”.

“Nella recentissima legge 99/2009 – scrive ancora Vita nell’interrogazione – si ponevano precise indicazioni alle Poste italiane Spa in merito alle tariffe più favorevoli da praticare alle diverse strutture editoriali. Si chiede quindi quali siano le motivazioni che hanno indotto il governo a sospendere le tariffe agevolate per l’editoria previste da un’apposita legge e a non tener nemmeno conto delle indicazioni di un’altra così recente normativa.

Si chiede inoltre al Presidente Berlusconi e al Ministro Scajola di chiarire se non ritengano assurdo che alle associazioni e alle organizzazioni non profit sia ora applicata la tariffa base prevista per gli editori iscritti al ROC pari a euro 0,2830 e non più quella base finora fissata ad euro 0,0785”.

Infine l’interrogazione pone il problema al governo di emanare “un nuovo decreto ministeriale che abroghi quello del 30 marzo 2010 evitando la chiusura certa o molto probabile di moltissime delle 8.000 testate interessate”.