Elezioni 2018, come si vota col Rosatellum: basta una x sulla scheda

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Marzo 2018 - 18:03 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni 2018, come si vota col Rosatellum: basta una x sulla scheda

Fac simile di una scheda elettorale (Foto Ansa)

ROMA  –  Alle elezioni del 4 marzo 2018 si vota con la nuova legge elettorale, il Rosatellum. Si tratta di un sistema misto, per due terzi proporzionale e per un terzo maggioritario, nato dal compromesso tra Pd, Fi, Lega, Ap, Svp e Civici e Innovatori. Il nome con cui è chiamato deriva dal capogruppo Dem Ettore Rosato.

Questa legge elettorale prevede che alla Camera (al netto dei 12 eletti all’estero) 232 deputati vengano eletti in altrettanti collegi uninominali maggioritari a turno unico: viene eletto il candidato che ottiene più voti, anche se non ha i 50%. Ciascun candidato può essere sostenuto da un partito o da una coalizione di partiti, ciascuno dei quali presenta brevi liste di candidati (2-4 nomi) per eleggere i deputati nella parte proporzionale, che sono in tutto 386. Accedono al riparto della parte proporzionale i partiti che superano lo sbarramento del 3%. All’interno delle coalizioni c’è una ulteriore soglia: se un partito non supera l’1%, i suoi voti vanno completamente persi, se invece si attesta tra l’1 e il 3% i suoi voti vengono dirottati “pro quota” sugli altri partiti della coalizione che hanno superato lo sbarramento.

La scheda elettorale fa capire il meccanismo del Rosatellum. Sotto al rettangolo con il nome dei candidati del collegio uninominale si trova il simbolo dei partito o dei partiti che lo sostengono, e i listini di 2-4 candidati proporzionali. Si tratta di listini bloccati, cioè senza preferenza: a seconda dei voti presi dal partito scatterà l’elezione del primo, poi del secondo e così via.

All’elettore basterà porre una X sul simbolo del partito preferito per attribuire il voto sia al candidato del collegio uninominale, sia al listino di candidati del proporzionale.

Per le due coalizioni presenti (il centrosinistra e il centrodestra) una particolarità del Rosatellum consiste nella possibilità dell’elettore di votare apponendo la X solo sul nome del candidato del collegio uninominale. Tutti i voti di questo tipo saranno attribuiti, oltre che al candidato del collegio, all’insieme dei partiti della coalizione, che se li divideranno in base alla loro percentuale in quella circoscrizione. Lo stesso sistema vale per eleggere i 309 membri del Senato (altri 6 lo sono all’estero): qui i collegi uninominali sono 116 e le circoscrizioni proporzionali 32.