Voto d’ottobre? Non conviene a nessuno: Pdl, Pd e centro

Pubblicato il 24 Aprile 2012 - 19:25 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi (Foto Lapresse)

ROMA – Alle elezioni anticipate non crede nessuno. Nemmeno Silvio Berlusconi che pure le ha evocate martedì. A smentire l’ex premier è una email, ”elezioni2013@pdl.it”. Mentre Berlusconi parlava di urne a ottobre, il Pdl si prepara alla campagna per il 2013, come da programma. Lo svela un dettaglio all’ultima riga del vademecum distribuito questa mattina ai coordinatori del Pdl, per prepararsi alla lunga campagna elettorale on-line. L’indirizzo e-mail di riferimento è infatti elezioni2013@pdl.it. Preparativi, insomma, in corso per il voto del prossimo anno.

Il voto anticipato, o almeno, il suo spettro, è stato quindi funzionale a Berlusconi a lanciare un appello ai suoi “ex”. I moderati, naturalmente. A Casini, a Pisanu e a tutti coloro che agitano in questi giorni lo schieramento di centro con l’obiettivo di “andare oltre il Pdl”, formula ripetuta ormai da più fronti. Ma anche alla Lega che, “masochisticamente” ha deciso di andare sola alle amministrative. Il messaggio è chiaro: divisi, non si va da nessuna parte. Anzi, si favorisce la sinistra. Ecco, quindi, l’idea, che suona un po’ come un ritorno al passato. Il Pdl cambia volta e abbandona una sigla anonima per un nome più “emozionante”. E il centrodestra torna a essere uno schieramento dove ogni partito può mantenere la sua sigla e la sua identità.  “Proporremo a tutti i partiti moderati – ha spiegato Berlusconi – una confederazione con la possibilità di mantenere la propria sigla e di unirsi a noi”.

Le elezioni anticipate non convengono a destra, che così frammentata e col Pdl al minimo storico (23%) non andrebbe lontano. E non convengono a sinistra, con Beppe Grillo che nei sondaggi vola al 7%. Ma neanche al centro, soprattutto con questa legge elettorale. Vista la sortita berlusconiana, non stupisce quindi l’allarme lanciato da Casini:  ”C’è un tentativo di sabotaggio della nuova legge elettorale: è un tentativo trasversale che va da desta a sinistra da parte di chi si sta rassegnando e preferisce andare al voto con la legge attuale”. La dichiarazione segue quella dell’ex premier sempre sullo stesso tema che di certo ha insospettito il leader Udc: ”Stiamo lavorando – ha detto Berlusconi – a una legge elettorale con la sinistra che si avvicini al modello proporzionale tedesco”. In sintesi, quindi, le elezioni a ottobre non convengono a nessuno: a destra, a sinistra e al centro. Ecco perché Monti può lavorare tranquillo fino al 2013.