Elezioni, Cofferati: “Errore non andare subito al voto. No governissimo”

Pubblicato il 27 Febbraio 2013 - 16:18| Aggiornato il 11 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un errore non andare subito alle elezioni, ora non resta che presentare alle forze in Parlamento un programma in 5-6 punti essenziali, che comprenda una nuova legge elettorale e tornare al voto. E’ la soluzione auspicata dell’ex segretario della Cgil, ora europarlamentare Pd, Sergio Cofferati, che in una intervista alla Stampa ribadisce che sarebbe stato utile andare alle urne subito dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi, perché ”i mercati avevano bisogno di un Paese con un governo stabile”. E in più, aggiunge, ”se avessimo vinto le elezioni, cosa molto probabile in quel momento – avremmo dovuto fare scelte molto dure anche per il nostro elettorato ma le avremmo fatte con senso di equità e di giustizia sociale. Esattamente quello che è mancato al governo Monti”.

Per Cofferati ora ”la mossa più efficace e ragionevole è costruire un programma di cinque-sei punti, che comprenda i temi politico-istituzionali, le priorità economiche e una nuova legge elettorale” da proporre a tutte le forze politiche in Parlamento, con l’esclusione del centrodestra’‘.

L’ipotesi di un governissimo Pd-Pdl ”sarebbe un errore gravissimo. Abbiamo pagato il sostegno leale al governo Monti. Un accordo con il centrodestra, responsabile del disastro italiano, sarebbe sbagliato da tutti i punti di vista e per noi distruttivo”.

Intanto bisogna pensare a ”un governo con un orizzonte temporale sufficiente a realizzare” i 5-6 punti essenziali di programma. ”Se poi nella pratica parlamentare si dovesse verificare il funzionamento leale di una maggioranza che si stabilizza nulla vieta di andare avanti”. E se in Parlamento non ci dovessero essere le condizioni? “Allora bisogna fare un governo di scopo solo per fare la riforma elettorale e votare il più presto possibile”. Ma, lo ribadisce più volte, “non con il centrodestra”.