ROMA – ”Mi batto per un centrosinistra autosufficiente, e perché vengano premiati Sel e chi presidia i nostri contenuti. Quanto a me, non ho firmato nessun impegno. Sono abituato a fare battaglie leali, trasparenti e in rapporto con i movimenti. Ho intenzione di continuare a farlo. E faccio fatica a immaginare di votare Monti. E’ un avversario del centrosinistra, un avversario anche duro e preciso negli argomenti”. Lo afferma, in un’intervista al Manifesto, l’ex sindacalista della Fiom Giorgio Airaudo, candidato di Sel alle elezioni, in merito all’eventualità di un accordo tra centrosinistra e Monti.
L’articolo 18 ”non è storia chiusa. Bersani sa che nell’alleanza c’è chi vuole correggere le storture dei licenziamenti per ‘giustificato’ motivo economico. Sono già centinaia i licenziati da aziende non in crisi”, sottolinea Airaudo.
”Bersani e il centrosinistra dovranno fare i conti con la raccolta di firme del referendum – aggiunge Airaudo – Nelle primarie si è espressa anche l’opinione di chi chiede la modifica dell’art.18. E alle primarie Bersani si è vincolato”.
L’ex sindacalista difende Nichi Vendola: ”Non c’è nulla di male a dire che chi guadagna di più deve pagare di più. La progressività va ristabilita. Non si tratta di attuare una vendetta sociale, ma di ripristinare una giustizia sociale”.
Nell’intervista Airaudo auspica ”un voto utile a rafforzare la rappresentanza del lavoro, dei diritti sociali, dei beni comuni, del diritto di voto dei lavoratori sui propri accordi e contratti. Certo, mi auguro che a sinistra resti una porta aperta. Sarebbe una ricchezza e darebbe più possibilità al dopo voto. Non esiste solo Monti”.