Regionali, Bossi “boccia” Casini: “Sopra il Po nessuno spazio per lui”

Pubblicato il 18 Gennaio 2010 - 11:38 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi

Umberto Bossi “chiude la porta” dell’alleanza all’Udc. «Se Casini vuole fare accordi con la Lega al di sopra del Po – ha detto il leader della Lega – deve sapere che per lui non c’è spazio».

«Vada da solo – ha proseguito il Senatur – visto che si ritiene così forte. Vada da solo e vedremo quanti voti piglia». Il ministro per le Riforme ha quindi rincarato la dose nei confronti del leader dell’Udc: «Casini è uno che fa molte chiacchiere e pochi fatti, ma soprattutto fa pochi numeri».

Bossi poi parla del legame tra Fini e Casini («Che siano amici mi sembra vero») ma dubita che questo possa portare ad un’intesa tra i due: «C’é un accordo segreto tra di loro? Alla fine conta solo chi ha i voti».

«Uno – ha proseguito il segretario del Carroccio – può anche sognare, ma alla fine contano i voti. Noi abbiamo detto a Fini che poiché Casini aveva detto di no al federalismo fiscale e all’aiuto agli allevatori per le quote latte, che con noi non sarebbe venuto. Come si fa a governare con uno che tutti i giorni la pensa in maniera diversa?».

Bossi assicura che «con Berlusconi c’è un accordo di ferro». Dunque, spiega, «non accadrebbe niente, tutti sanno che al di sopra del Po la Lega è molto forte ma con Berlusconi c’è un accordo di ferro».

Il Senatur rivela che la presenza della Lega è richiesta anche in regioni non settentrionali: «Per adesso siamo una forza Padana. La nostra natura padana è sicura, anche se siamo una forza politica che tutti vogliono e infatti ci chiamano in tutte le Regioni. Certo che tutti vorrebbero la Lega perché sanno che non fa accordi con la Mafia, è per i cambiamenti e di solito non si sporca le mani».

Bossi ha poi commentato la dichiarazione di Renato Brunetta , che ha proposto una legge perché tutti i ragazzi vadano via di casa a 18 anni: «È una battuta», ha scherzato il leader leghista. «L’avrà anche fatta seriamente – ha sottolineato – però ognuno decide quel che deve fare con i suoi figli, o meglio, a questo punto, sono i figli che decidono cosa devono fare con i genitori».