Regionali Marche: vince centrosinistra, Spacca riconfermato

Pubblicato il 29 Marzo 2010 - 16:46 OLTRE 6 MESI FA

Gian Mario Spacca

Il centrosinistra si riconferma nelle Marche. Gian Mario Spacca, appoggiato da un’ampia coalizione di centrosinistra, diventa così governatore per la seconda volta con il 53,2% rispetto al 39,7% di Erminio Marinelli e il 7,1% di Massimo Rossi, sostenuto dalla Federazione della sinistra.

Il “laboratorio” politico delle Marche, ovvero l’alleanza tra Pd, Idv e Udc, sembra essersi rivelata vincente. Spacca, inoltre, è un candidato moderato e ha giocato con tutti i vantaggi di un presidente uscente.

Novità inaspettata è invece il notevole risultato della sinistra radicale (Rifondazione comunista, Comunisti italiani e Sinistra, Ecologia e Libertà), esclusa dalla coalizione su veto dell’Udc, che ha eroso non pochi voti al centrosinistra, ottenendo il 7,1% delle preferenze.

I problemi della Regione: disoccupazione, infrastrutture carenti, sanità inefficiente, turismo in calo.

Le Marche hanno pagato più di altre lo scotto della crisi che ha pesantemente indebolito le piccole e medie aziende e i distretti industriali. Centinaia di posti di lavoro persi, centinaia di persone in cassa integrazione, la Antonio Merloni che sta per chiudere, le aziende che tentano sempre di più la via dell’est Europa.

Nelle Marche mancano le strade a largo scorrimento, c’è una sola autostrada e le ferrovie, in molti tratti, sono a binario unico. Anche per questo negli ultimi cinque anni c’è stata una drastica riduzione delle presenze turistiche: la regione ha “conquistato” la maglia nera per numero di presenze.

I conti della sanità sono meno in rosso del previsto e le Marche hanno evitato in extremis il crac ma gli sprechi sono ancora tanti, così come tanta è l’insoddisfazione della popolazione per la qualità delle prestazioni sanitarie marchigiane. Non solo. In questa Regione ci sono liste d’attesa lunghissime che testimoniano la poca efficienza del servizio locale.

Scheda della Regione. Nel 2005 aveva vinto il centrosinistra con Gian Mario Spacca, che era succeduto al presidente sempre di centrosinistra Vito D’Ambrosio.

Anche per le elezioni di quest’anno, Spacca ci ha riprovato e si è nuovamente candidato con il centrosinistra. Ha potuto godere dell’appoggio non solo del Pd e dell’Idv ma anche dell’Udc, del neonato partito di Francesco Rutelli, Alleanza per l’Italia (Api), di Verdi, federazione Liste Civiche Marche e Alleanza Riformista (lista unica che comprende Repubblicani Europei – Socialisti – Democristiani).

Sinistra, ecologia e libertà (Sel), Rifondazione comunista (Prc) e Comunisti italiani (Pdci) hanno deciso di creare una propria lista distinta da Pd e Idv, appoggiando il candidato presidente Marco Rossi, ex presidente della Provincia di Ascoli Piceno.

Divisioni meno nette, invece, si sono registrate sul fronte del centrodestra. Erminio Marinelli è stato sostenuto da Pdl, Lega Nord e La Destra, con l’aggiunta della lista civica “Insieme per Marinelli”. Unica “defezione” è stata quella di Forza Nuova che ha tentato di correre da sola con Marco Gladi.

Nella sua campagna elettorale il candidato del centrodestra Marinelli ha imitato il “modello Veltroni”. Ha attraversato per lungo e per largo la regione con un grande tir che si apre e diventa un palco per portare «aria nuova, musica e sorrisi, perché la politica non può essere sempre ingessata», ha detto lo stesso Marinelli.