Regionali Puglia, Vendola: “Disponibile a sfida primarie”

Pubblicato il 20 Novembre 2009 - 15:38 OLTRE 6 MESI FA

Dopo aver annunciato la propria candidatura alla presidenza della Regione Puglia, il governatore Nichi Vendola ribadisce anche la propria disponibilità a sottoporsi al vaglio delle primarie: l’intenzione era peraltro già stata dichiarata negli ultimi giorni.

«Ho scelto in questo momento di chiudere i giochi per quanto riguarda la mia persona – ha affermato il leader di Sinistra e Libertà – I giochi si possono riaprire soltanto se qualcuno intendesse accettare la sfida delle primarie e in quel caso io sarei disponibile. Ma senza primarie deve essere del tutto chiaro che io correrò e correrò per vincere».

«Non correrò per perdere, non correrò per testimoniare – ha annunciato Vendola – farò l’ennesima sfida impossibile. Ancora una volta, nel mio piccolo, Davide contro Golia, contro poteri giganteschi, forse, ma non fa niente».

L’attuale governatore pugliese spiega che la decisione di ricandidarsi va anche incontro alle richieste di una parte dell’elettorato: «Io penso a quei vecchietti che ho incontrato, a quelle vecchiette, nell’appennino Dauno, poi sul Gargano che mi hanno detto “presidente non ci abbandonare”, o ai bambini che ancora oggi hanno siglato stamani con me un altro patto per il futuro, i bambini delle scuole a cui abbiamo regalato i diari sulla raccolta differenziata, a cui abbiamo prestato le cure, penso alle persone diversamente abili che per la prima volta hanno avuto una interlocuzione forte con una Regione capace di considerarli non dei problemi ma delle risorse, penso al completamento della costruzione di tutti gli impianti per i rifiuti, per essere una regione ecologica e moderna, e potrei continuare all’infinito, penso alla protezione civile che finalmente abbiamo, un gioiello, mentre dieci anni di distrazione criminale della destra facevano della Puglia una terra preda delle fiamme o del fango».

«Noi – ha sottolineato il presidente della Regione – possiamo vantare un cambiamento straordinario nell’economia come nella rete dei servizi e dei diritti per i cittadini. Io non posso farmi indietro perchè significherebbe dire a tutte queste conquiste che forse potrebbero essere messe in discussione».