Elezioni Regionali, sondaggio: Paita-Toti pari. De Luca avanti un soffio FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Maggio 2015 - 09:10 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni Regionali, sondaggio Pagnoncelli. Testa a testa Liguria e Campania FOTO

Elezioni Regionali, sondaggio Pagnoncelli. Testa a testa Liguria e Campania FOTO

ROMA – Testa a testa in Liguria e in Campania centrosinistra avanti di pochissimo. Sul Corriere della Sera il sondaggista Nando Pagnoncelli a due settimane dalle elezioni regionali fa il punto su due delle aree incerte dopo aver premesso, anche a causa del flop Gran Bretagna, che i sondaggi non sono infallibili. Entrambe le regioni, secondo i numeri di Pagnoncelli, sono in bilico anche se per motivi diversi.

In Liguria la candidata del Pd Raffaella Paita paga le primarie al veleno, l’uscita di Sergio Cofferati e la candidatura di Luca Pastorino, fuoriuscito dal Pd e dato tra il 10 e il 13%. Paita è tra il 28 e il 31% mentre il candidato di Forza Italia Giovanni Toti è tra il 26 e il 29%. La candidata M5s Alice Salvatore è data tra il 18 e il 21%.  Scrive Pagnoncelli:

I fenomeni che si individuano sono almeno due: da un lato una crescita dell’appeal elettorale del candidato di FI che sembra essere riuscito a compattare il proprio schieramento superando le iniziali resistenze di una parte degli elettori leghisti che non aveva apprezzato la rinuncia del proprio candidato a favore di un berlusconiano doc come Giovanni Toti. Dall’altro l’affanno della candidata pd che sta faticando a tenere unito il proprio fronte e quindi a contenere le uscite verso sinistra.
I risultati di Enrico Musso, poi, accreditato dal 4% al 7%, sottraggono consensi a Toti, specularmente a quanto avviene per Pastorino con Paita.

In Campania De Luca non sembra pagare più di tanto il “rischio Severino” ovvero la possibile sospensione dall’incarico causa condanna. E’ accreditato del 37-40%, avanti rispetto al governatore uscente Stefano Caldoro dato tra il 33 e il 36%. Candidata M5s tra il 14 e il 17% Scrive Pagnoncelli:

Anche in questo caso la partita è aperta, ma Vincenzo De Luca si posiziona in testa, pur se con un margine che non dà ancora sicurezza del risultato. Sembra quindi che le pur pesanti critiche che hanno investito il candidato del Pd, per la tagliola della legge Severino e per la composizione delle liste (che ha portato Saviano a dire che «Gomorra è nelle liste di De Luca»), non abbiano avuto un forte impatto tra gli elettori. Anche se un certo disagio sembra esprimersi a favore del candidato del M5S Valeria Ciarambino, che ottiene un discreto risultato e almeno in parte recupera voti anche da ex elettori pd che non ritengono di votare per De Luca. Il governatore uscente si colloca a ridosso del candidato pd, ma il suo risultato non è tranquillizzante. Da un lato perché la valutazione del suo quinquennio di governo non è confortante (oltre il 60% dà un giudizio negativo del presidente della Regione, percentuale che supera il 70% quando si tratta di valutare l’amministrazione). Dall’altro la presenza di esponenti dell’area di centrodestra nelle liste di De Luca ha probabilmente contribuito a spostare voti da quell’area.