Elezioni Sicilia, stampa tedesca: “Il chiodo sulla bara di Silvio Berlusconi”

Pubblicato il 30 Ottobre 2012 - 11:57 OLTRE 6 MESI FA
Secondo la stampa tedesca, le elezioni regionali in Sicilia segnano la fine per Berlusconi (Foto Lapresse)

Secondo la stampa tedesca, le elezioni regionali in Sicilia segnano la fine per Berlusconi (Foto Lapresse)

BERLINO – Il risultato delle elezioni regionali in Sicilia è “l’ultimo chiodo sulla bara di Silvio Berlusconi”. Parola del quotidiano conservatore Die Welt. La stampa tedesca non è mai stata tenera con l’ex presidente del Consiglio. Certo, lui non ha tentato di farsela amica, con le sue continue dichiarazioni anti-tedesche (l’ultima solo qualche giorno fa, nel dietro front sull’addio).

Ora questo titolo della Welt, quotidiano conservatore, non dei temuti “comunisti”. Per la Welt il tracollo del Pdl in Sicilia è l’ultima batosta di un anno terribile per il partito del Cavaliere. Anche perché la Sicilia è stata il bastione del berlusconismo, con il noto cappotto 61 a 0 del 2001, e con tutti i governatori targati Pdl, da Totò Cufaro a Raffale Lombardo, e il sindaco Diego Cammarata.

Adesso, però, il Pdl nell’isola è al 10%, dal 40% delle politiche di quattro anni fa. E Berlusconi, scrive la Welt, è diventato per i siciliani un “gelataio”.

Il quotidiano tedesco sottolinea il successo del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, primo partito siciliano per numero di voti. Come ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, alla Welt, “In Sicilia assistiamo alla morte dei partiti tradizionali, che non sono più capaci di rappresentare i cittadini, e sono così divisi da non riuscire più a governare”.

Anche il deficit di bilancio da sei miliardi per la Welt rappresenta il “fallimentare clientelismo” di Berlusconi e dei suoi.

Intanto, però, mentre Berlusconi critica Berlino e la “signora” Merkel, la Germania corre, e lo spread tra i Btp e i Bund decennali tedeschi aumenta, toccando quota 350 punti base. Secondo il quotidiano finanziario tedesco Handeslblatt la crisi generale dei mercati sarebbe dovuta all’uragano Sandy e, soprattutto, alle dichiarazioni di Berlusconi, considerato che il futuro dell’Italia resta incerto per gli operatori finanziari.