Elezioni, simboli clonati: non è la prima volta. Il caso Coppola a Torino

Pubblicato il 12 Gennaio 2013 - 16:15 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – I simboli taroccati non sono una novità di queste elezioni. Alle amministrative del 2011 a Torino se ne presentarono ben due con il nome del candidato sindaco del centrodestra Michele Coppola (Pdl): la lista civica “Domenico Coppola sindaco” e quella “Cosima Coppola”, alle quali si aggiunse la lista “Co.Po.La”, Comitato popolare latino americano.

Insieme riuscirono a dirottare dal Coppola che contendeva a Piero Fassino la poltrona di sindaco del capoluogo piemontese circa 16 mila voti, oltre 14 mila dei quali andarono a Domenico Coppola, che così riuscì a conquistare un seggio nel Consiglio comunale di Torino. Ma quella poltrona di consigliere comunale conquistata fra mille polemiche Domenico Coppola non riuscì mai a toccarla.

Fu infatti stroncato dalle conseguenze di un ictus fulminante la notte dopo avere festeggiato con una bicchierata l’elezione. Il neosindaco, Piero Fassino, rinviò allora in segno di cordoglio la propria festa, che aveva in programma per quel giorno.

”Stop alle liste patacca, basta ingannare la persone”, dice Michele Coppola, oggi assessore alla Cultura della Regione Piemonte e probabile candidato del Pdl alle politiche. ”Tra le tante questioni che il nuovo Parlamento sara’ chiamato ad affrontare – aggiunge l’esponente della Giunta Cota – ci sarà certamente la nuova legge elettorale e in generale il tema delle regole. E’ ormai irrinunciabile affrontare il tema delle liste fasulle, create da professionisti della finzione solo per ingannare i cittadini”.

”Sono contento – aggiunge – che anche altre forze politiche denuncino oggi questo sistema che ha danneggiato prima Forza Italia e poi il Popolo della Libertà. Meglio tardi che mai”.