Elsa Fornero: “politiche sociali, il lavoro, le famiglie. Il rigore non basta”

Pubblicato il 5 Agosto 2012 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA
Elsa Fornero (LaPresse)

ROMA, 05 AGO – ”La crisi finanziaria si è imposta come tema dominante e vincolo stringente. Ma per quanto inevitabile, oggi non è facile spiegare alle persone che si aiuta il sistema bancario spagnolo per salvare il sogno europeo e l’euro. Nelle riunioni con i colleghi europei discuto spesso della necessità b di spostare maggiormente l’attenzione sulle politiche sociali, il lavoro, le famiglie. Per quanto importante, imporre il rigore per garantire la sopravvivenza di una moneta non è sufficiente”.

E’ quanto afferma in una intervista alla Stampa il ministro del Lavoro Elsa Fornero, che sul problema dello spread osserva: ”Il metro del giudizio degli investitori è  la sostenibilità del debito pubblico. Se lo ritengono sostenibile, anche se alto non costituisce un problema. Per ottenere tutto questo la politica deve mostrarsi credibile, fare scelte lungimiranti e non ripiegate sul presente”.

Fornero difende poi la sua riforma del lavoro affermando che sta dando i primi segnali positivi con una crescita delle assunzioni e un calo della precarietà. ”Nessuno considera la riforma intoccabile – aggiunge tuttavia – Ci sono ancora diverse deleghe da attuare, e sto costruendo un sistema di monitoraggio che resterà a disposizione del mio successore. Io credo che questa sia una buona riforma, e sono convinta sia anche l’opinione della gran parte degli italiani”. Sulla scarsità di risorse da distribuire, il ministro fa sapere che in effetti ”il sentiero è stretto, ma occorre guardare a una qualche forma di redistribuzione del carico fiscale”, ”bisogna pensare a una riduzione del carico fiscale sui più deboli, o all’introduzione di un reddito di cittadinanza, presente in molti Paesi europei”. ”Una volta superata l’emergenza – sottolinea – la prospettiva deve essere questa”, ”una posizione sostenuta dal presidente Monti e anche da Francois Hollande”.