Emendamento “grappino”: guidi con la patente ritirata. Per tre ore? No, quanto vuoi

Pubblicato il 7 Maggio 2010 - 14:44 OLTRE 6 MESI FA

Ti hanno sospeso la patente perché hai bevuto troppo? Puoi guidare lo stesso, fino a 3 ore al giorno. E’ quanto prevede il cosiddetto “emendamento grappino” inserito nel nuovo codice della strada. Se superi il tempo consentito, nessuna multa. Risultato: puoi guidare con la patente ritirata per tutto il tempo che vuoi.

Le tre ore “d’aria” per chi ha la patente sospesa perché ha “alzato troppo il gomito”, oppure perchè correva oltre i limiti o sorpassava in modo azzardato e scorretto, sono previste nel codice della strada approvato dal Senato e ora nuovamente al vaglio della Camera e sono contenute nel cosiddetto “emendamento del grappino”, come lo hanno soprannominato in Veneto, dove al grappino non si può proprio rinunciare.

L’emendamento, presentato dal senatore leghista Gianpaolo Vallardi – sindaco di Chiarano, paese della zona doc dei vini del Piave e senatore autore del disegno di legge che legalizza la grappa fai da te – riguarda chi si è visto sospendere la patente per un’infrazione che non ha provocato incidenti, in molti casi per guida in stato di ebbrezza.

Secondo la norma queste persone possono chiedere entro 10 giorni una deroga al prefetto, un permesso specifico per andare a lavoro e tornare a casa: al massimo tre ore al giorno di guida «qualora risulti impossibile o estremamente gravoso raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici e comunque non propri».

Vallardi ha spiegato che si tratta di salvare posti di lavoro, «perché c’è chi rischia di essere licenziato se non può contare sull’auto per raggiungere la fabbrica o l’ufficio». Questa finestra, secondo il politico leghista “permette alle persone sanzionate di sopravvivere e il tempo scontato di massimo tre ore al giorno per la deroga, porterà anche a un allungamento della sanzione e dunque la pena non viene diminuita. Ecco perché – ha aggiunto – se da una parte è giusto sospendere la patente, è sbagliato impedire alla persona di raggiungere il posto di lavoro”.

Una deroga di 180 minuti, 3 ore dunque. Nel caso si guidi per 4 ore sforando il limite consentito? L’emendamento non prevede sanzioni. Una dimenticanza, forse una distrazione a dir poco singolare vista la linea dura adottata finora nelle discussioni sul nuovo codice della strada, che sembrava dovesse essere all’insegna della tolleranza zero. Questo sarebbe dovuto valere per l’eccessiva velocità così come per la guida in stato di ebbrezza, almeno fino all’avvento del “grappino”. Viene spontaneo chiedersi quanto la norma verrà osservata e quali deterrenti ci sono al suo mancato rispetto. Al momento nessuno.

Eppure con la sua tesi Vallardi ha convinto il Senato. Un’idea condivisa anche dall’ex ministro dell’Agricoltura Luca Zaia, secondo il quale due bicchieri di vino sono innocui, guidare si può, e comunque l’alcol non c’entra con il 98 per cento degli incidenti. Il tutto nel nome di quei «controlli che in Veneto si fanno, non come al Sud dove i ragazzi girano impunemente in motorino senza casco».

Il “grappino” però fa discutere e la Camera potrebbe tra poco dire no alla norma, dando il definitivo stop all’emendamento varato dal Senato. Al momento la discussione rimane aperta e tra i maggiori critici c’è proprio l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada. In una nota pubblicata sul sito ufficiale l’associazione chiede che l’emendamento venga ritirato e afferma: “Non si tratta di “sofisticherie”, ma della consapevolezza che l’auto in mano a un guidatore irresponsabile si trasforma in un’arma per uccidere, per fare una strage”.