Emilia Romagna, capigruppo indagati. Tra i rimborsi anche 50 cent per i bagni pubblici

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Ottobre 2013 - 19:04 OLTRE 6 MESI FA
Rimborsi Emilia Romagna, anche gli scontrini dei bagni pubblici

Rimborsi Emilia Romagna, anche gli scontrini dei bagni pubblici

BOLOGNA – C’è chi si è fatto rimborsare anche i 50 centesimi per ogni volta che hanno fatto pipì nel bagno pubblico. E poi  un asciugacapelli, un divano-letto, bottiglie di vino da oltre 100 euro, salumi, frutta e verdura,  penne, tra cui una da 500 euro e pacchetti di caramelle.

E’ l’elenco delle spese finito sotto la lente degli investigatori in Regione Emilia Romagna, in un’inchiesta che ipotizza il reato di peculato e che, al momento, vede iscritti sul registro degli indagati i capigruppo di tutti i gruppi rappresentati in Regione.

L’inchiesta, scrive il Corriere, è coordinata dai pm Antonella Scandellari e Morena Plazzi. E gli investigatori anche mercoledì 23 ottobre sono tornati nuovamente in regione, almeno dal gruppo Idv, per completare la raccolta di materiali.

Come spesso succede in questi casi non mancano richieste di rimborso sorprendenti. Come quella di chi, ma non è dato sapere il nome, al momento, ha pazientemente collezionato tutti gli scontrini da 50 centesimi per ogni volta che ha fatto pipì in un bagno pubblico.

Intanto entro 60 giorni la Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna si pronuncerà sulla posizione di dieci componenti della Giunta regionale in carica nella passata legislatura, dal 2005 al 2010, tra cui il presidente Vasco Errani: erano stati citati in giudizio dalla Procura contabile che contesta loro e chiede che vengano condannati a pagare 150 mila euro, elargiti a titolo di ‘indennità di coordinamento’ a 11 funzionari regionali, direttamente nominati dalla Giunta e non più dai direttori, nel biennio 2007-2008 (79 mila nel 2007 e 71 mila fino al 2009). Un compenso, per i magistrati, ‘atipico’ e non dovuto. In mattinata c’è stata l’udienza della causa, e ora si attende la decisione dei giudici. I politici non erano presenti in aula.

La Procura regionale (guidata da Salvatore Pilato) contesta il danno per 150 mila euro più le spese, oltre ad Errani, anche a Giovanni Bissoni, Duccio Campagnoli, Anna Maria Dapporto, Luigi Gilli, Guido Pasi, Tiberio Rabboni, Alberto Ronchi, Lino Zanichelli e l’allora vicepresidente ed ex sindaco di Bologna Flavio Delbono. Con loro anche l’ex titolare della direzione generale e organizzazione personale, Gaudenzio Garavini.