Emiliano, Fassino e Pisapia i sindaci più amati, De Magistris e Marino peggiori

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Marzo 2014 - 09:07 OLTRE 6 MESI FA
Emiliano, Fassino e Pisapia i sindaci più amati, De Magistris e Marino peggiori

Michele Emiliano (Foto LaPresse)

ROMA – Michele Emiliano a Bari, Piero Fassino a Torino e Giuseppe Pisapia a Milano sono i sindaci più amati. I peggiori invece sono Ignazio Marino a Roma, Giorgio Orsoni a Venezia e Luigi De Magistris a Napoli. Questo il risultato dell’indagine trimestrale Monitorcittà Aree Metropolitane dell’istituto di ricerca Datamedia sulla soddisfazione dei cittadini sull’operato dei sindaci.

Emiliano è il sindaco delle aree metropolitane più apprezzato nel quarto trimestre 2013, con il 60,1% (+0,9), seguito da Fassino con il 56,1% (+0,8%) e da Pisapia con il 55,8% (-2,7%). La quarta posizione è per il sindaco di Genova, Marco Doria, che con il suo 54,9% registra un -3,7% nel gradimento dei suoi cittadini. In discesa dell’1,6% invece Virginio Merola, sindaco di Bologna, che con un gradimento generale del 51,4% si trova in quinta posizione.

Le ultime tre posizioni sono occupate da Marino, Orsoni e De Magistris. Sesti a pari merito il sindaco di Roma, con un gradimento generale del 51% fa segnare un calo del 2,6%, e Orsoni di Venezia che fa invece segnare un -1,8% (gradimento sempre al 51%). A chiudere la classifica in ottava posizione è De Magistris con il 49% dei consensi ed una flessione dello 0,5%.

Gli otto sindaci presenti in classifica sono sette di centrosinistra e uno ex Idv ora Movimento Arancione (Luigi De Magistris). Degli otto sindaci delle città metropolitane soltanto tre (Emiliano, Fassino e Pisapia) sarebbero entrati nella classifica dei super sindaci con un gradimento superiore o pari al 55%. Non sono presenti Reggio Calabria perché commissariata e Firenze il cui Sindaco Matteo Renzi è l’attuale presidente del Consiglio.

Per quanto riguarda la classifica dei sindaci dei capoluoghi di provincia (sono 36 quelli che entrano nella “top 55%” per il secondo semestre 2013), primi ex aequo sono Paolo Perrone (Lecce), Alessandro Andreatta (Trento) e Alessandro Cattaneo (Pavia). Perrone fa registrare un -1,3%, attestandosi al 61,5%, ma conferma la sua posizione rispetto alla rilevazione precedente, Alessandro Andreatta passa dall’11/ma del primo semestre alla prima del secondo con una percentuale di gradimento del 61,5% (+1%).

Terzo è Alessandro Cattaneo (Pavia), che era 18/mo nel primo semestre e che fa segnare un +2,9% ed un gradimento generale del 61,1%. Al quarto posto Carlo Capacci di Imperia (non era presente nella scorsa rilevazione in quanto eletto nel giugno del 2013) con un gradimento del 61%, quinto è il sindaco di Rieti Simone Petrangeli con il 60,9% (era ottavo nel primo semestre 2013), mentre le sesta piazza è per Claudio Pedrotti (Pordenone), che era primo nella precedente rilevazione, con il 60,6% (-2,2%).

Roberto Scanagatti sindaco di Monza è settimo con il 60,4% del gradimento (era nono nel primo semestre), mentre ottavo è Mario Lucini, primo cittadino di Como con un apprezzamento del 60,3% (-1,5%), Lucini era quarto nel primo semestre. In discesa Flavio Tosi (Verona) che passa dal terzo posto del primo trimestre 2013 al nono del secondo con un gradimento complessivo del 59,8% (-2,4%).

In decima posizione il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli con il 59,7% (non presente nella rilevazione del primo semestre perché eletta nel giugno 2013). Mancinelli è anche l’unica donna presente nella classifica. Sul totale dei sindaci “censiti” 29 sono di centrosinistra (80,6%), cinque sono di centrodestra (13,9%), uno è dell’Italia dei Valori e uno del Movimento Cinque Stelle.

Le prime tre posizioni sono una per il centrosinistra (Andreatta) e due per il centrodestra (Perrone e Cattaneo). Dei 36 super sindaci entrati in classifica 7 sono lombardi, 5 toscani, 3 veneti, 3 siciliani, 3 in Friuli Venezia Giulia, 2 in Emilia Romagna, 2 nel Lazio, 2 in Trentino Alto Adige, 2 in Liguria, 2 nelle Marche, 1 in Piemonte, 1 in Campania, 1 in Puglia, 1 in Sardegna, 1 in Abruzzo. Il sindaco con la crescita più cospicua è Alessandro Cattaneo di Pavia con un +2,9%. Entra in classifica al 36/o posto Franco Tentorio (Bergamo) con il 55% ed una crescita dello 0,8%.