Enrico Letta punta alla scissione del Pdl

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Settembre 2013 - 11:24 OLTRE 6 MESI FA
Enrico Letta punta alla scissione del Pdl

Enrico Letta in collegamento con Fabio Fazio (Foto Lapresse)

ROMA – “Spero che una parte di coloro che finora hanno sostenuto il governo dica: non siamo d’accordo col cupio dissolvi”: è in queste parole pronunciate in collegamento da Palazzo Chigi alla trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa” l’obiettivo del premier Enrico Letta. Cioè puntare alla scissione del Pdl e fare con i fuoriusciti un nuovo governo.

Di una cosa Letta è sicuro, come lo era cinque mesi fa, quando venne chiamato a prendere le redini di un esecutivo senza averlo cercato: “Non farò il Re Travicello. Non ho intenzione di governare a tutti i costi”. Per questo la fiducia che chiederà mercoledì 2 ottobre alle Camere non sarà per governare tre giorni “ma per andare avanti con il programma”.

“Se non c’è la fiducia, trarrò le conseguenze. Io voglio la fiducia per continuare come prima e andare avanti a realizzare riforme per il Paese. Il Pdl aveva minato la democrazia con la minaccia delle dimissioni di massa. Onestamente ho perso il filo delle posizioni del Pdl da un po’ di giorni. Ma i ministri hanno posto delle valutazioni e c’è un dibattito”. E cita i sondaggi: “La stragrande maggioranza degli elettori del Pdl vuole che continui l’esperienza del governo”.

Che la fiducia non venga più chiesta martedì, come si era detto in un primo tempo, ma mercoledì, ha tutta l’aria di essere un modo per far formare una corrente di secessionisti, come sottolinea Fabio Martini sulla Stampa.

Il contrattacco di Letta è arrivato via televisione poco dopo di quello di Silvio Berlusconi a Studio Aperto. Per il presidente del Consiglio 41 minuti di conversazione a distanza con Fabio Fazio. Un intervento che sarebbe dovuto avvenire negli studi Rai di Milano, ma saltato per le vicende politiche degli ultimi giorni. Tanto che poco prima di apparire in tv Letta era salito al Colle da Giorgio Napolitano.

Dall’incontro è uscita la linea comune: governare con la fiducia piena. Se crisi sarà l’avrà causata Silvio Berlusconi. Ma la maggior parte dell’opinione pubblica di centrodestra è contraria ad una crisi di governo. I suoi rappresentanti ne prendano atto e agiscano di conseguenza. Magari andando a fare un Letta bis…