“Fuori le escort dallo Stato”: ad Arcore polizia carica con i manganelli, i “Viola” si dissociano dagli “anarchici”

Pubblicato il 6 Febbraio 2011 - 18:07| Aggiornato il 7 Febbraio 2011 OLTRE 6 MESI FA

ARCORE (MONZA) – Era iniziata con cori e goliardate la manifestazione del Popolo Viola contro Silvio Berlusconi ad Arcore. Poi si è conclusa con scontri e lanci di oggetti tra i manifestanti e la polizia. I tumulti, dice la polizia, sono di origine anarchica.

Intanto diversi poliziotti sono rimasti feriti e due ragazzi sono stati arrestati: sono Giacomo Sicurello, 23 anni, milanese, ritenuto legato all’area anarchica e Simone Cavalcanti, 21 anni di Sant’Angelo Lodigiano. Saranno processati domani mattina per direttissima davanti al giudice di Monza. Hanno entrambi precedenti di polizia, secondo quanto riferito dagli investigatori.

Il bilancio in serata era di sei contusi tra poliziotti e carabinieri e di un funzionario di polizia ricoverato in ospedale con una profonda ferita alla testa.

Il funzionario è stato raggiunto da una bottiglia alla testa lanciata da un gruppo di giovani, separato dalla manifestazione del Popolo Viola, che ha scagliato contro le forze dell’ordine sassi e bottiglie anche rotti.

Non risultano persone medicate in ospedale tra i manifestanti.

“Se ti facessero una statua ad Arcore, noi saremmo i tuoi piccioni” si leggeva su un cartello all’ingresso della villa municipale di Arcore, residenza di Silvio Berlusconi, di fronte alla quale si sono già radunati oltre un migliaio di manifestanti – , poi lancio di oggetti e cariche. La manifestazione organizzata tramite internet dal Popolo Viola Milano, dalla Rete Viola Gruppi Locali e da altri movimenti come Valigia Blu ha registrato attimi di tensione quando i manifestanti si sono trovati davanti lo sbarramento di polizia e carabinieri. È partito un lancio di oggetti, soprattutto bottiglie anche di vetro, contro le forze dell’ordine che hanno bloccano l’accesso alla strada che porta alla villa del premier. Polizia e carabinieri hanno reagito caricando il corteo e facendolo indietreggiare.

Manganellate e spintoni. Spintoni, qualche manganellata e tre cariche di alleggerimento, poliziotti che corrono dietro i manifestanti: attimi di tensione si sono registrati tra polizia e manifestanti in una via laterale ad Arcore e vicino la stazione. Alcuni manifestanti si sono allontanati dalla piazza davanti al Municipio dove fino a quel momento si era svolta pacificamente la protesta e hanno cercato di forzare il blocco delle forze dell’ordine in una delle vie laterali che portano alla residenza del premier. Nel parapiglia è volata qualche manganellata. Gli agenti hanno risposto anche con cariche di alleggerimento per allontanare i manifestanti. Gli organizzatori del Popolo Viola hanno continuato a invitare alla calma, sostenendo che era inutile andare verso la residenza del premier, perché il presidente del Consiglio è andato via in tarda mattinata.

Poco dopo ci sono stati altri attimi di tensione. Si sono avuti nuovi scontri ad Arcore tra polizia e i manifestanti che si erano spostati davanti alla stazione per bloccare la strada. La polizia ha caricato e c’e’ anche stato un corpo a corpo. Gli agenti hanno poi inseguito i manifestanti in fuga.

Cartelli e travestimenti. Ironici i cartelli come “Bunga vita a re” o “Fuori le escort dallo Stato”, o ancora “Ci Ruby la dignità”. Poi, i travestimenti carnevaleschi da Berlusconi in versione coniglio rosa, ma con le manette ai polsi. “Questo evento è stato organizzato senza il finanziamento dei partiti perché vuole essere l’espressione di tutto il popolo e non di una sola parte”, ha detto dal palco una rappresentante del Popolo Viola, che è arrivato con cartelli, striscioni, bandiere viola, tricolori e maschere grottesche di Berlusconi.

Scontri tra polizia e manifestanti ad Arcore: dal gruppetto di manifestanti che ha lasciato la manifestazione principale per raggiungere la residenza del premier e che e’ stato bloccato dalle forze dell’ordine, e’ partito un lancio di oggetti, soprattutto bottiglie anche di vetro, contro polizia e carabinieri che bloccano l’accesso alla strada che porta alla villa del premier. Polizia e carabinieri hanno reagito caricando il corteo e facendolo indietreggiare anche con manganellate. Ora le forze dell’ordine si sono nuovamente schierate per bloccare i manifestanti. Il resto della manifestazione del Popolo viola nel frattempo si e’ sciolto e la gente comincia a defluire verso la stazione e i pullman organizzati dal Popolo viola.

Il Popolo vuola si dissocia: ‘‘Siamo molto dispiaciuti per quello che è successo e ci dissociamo da questo non ragionare”: cosi’ Federico Ferme, uno degli organizzatori della manifestazione del Popolo Viola, ha commentato gli scontri avvenuti a margine del grande raduno in Largo Vela, che si e’ concluso pacificamente cosi’ come era iniziato intorno alle 17.30. ”Siamo noi le vittime, abbiamo cercato piu’ volte di respingere queste persone e le abbiamo invitate ad andarsene ma – ha detto ancora Ferme – siamo stati travolti”. L’esponente del Popolo Viola ha tenuto a precisare che ”nessuno del gruppuscolo che si e’ staccato da Largo Vela appartiene alla rete viola e siamo molto dispiaciuti perche’ capiamo che l’indignazione sia tanta, ma noi siamo per la non violenza”. Non solo chi si e’ staccato dal presidio non fa parte del Popolo Viola ma ”non abbiamo idea di chi siano questi ragazzi, sara’ la polizia – ha concluso Ferme – a identificarli”.

Polizia: scontri di matrice anarchica. Il gruppo che si e’ reso protagonista degli scontri ad Arcore, a margine della manifestazione del Popolo Viola, sarebbe di estrazione anarchica o comunque di tendenza anarchica, come ha precisato un funzionario della Questura di Milano addetto all’ordine pubblico. Il gruppo, composito ma non compatto, secondo la polizia non proverrebbe solo da Milano, ma anche da altre province lombarde.