Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha dato mandato ad un legale di querelare il settimanale “l’Espresso” per il reportage in cui si dice che Maroni sarebbe indagato per “finanziamento illecito ai partiti”. L’articolo, dal titolo ‘Inchiesta sui soldi a Maroni’, riferisce di 40mila euro dati nel 2007 al ministro, nella sua qualità di avvocato, per alcune consulenze legali dal gruppo Mythos, che ”secondo l’accusa era diventato una centrale nazionale dell’evasione e della corruzione fiscale”.
Un ex dirigente della società, Franco Boselli, indagato per finanziamento illecito ai partiti, venerdì scorso, rispondendo al pm, ha riferito di aver pagato Maroni ”con regolari fatture”. Lo stesso Boselli ha anche detto di aver versato, sempre in quel periodo, uno stipendio ”da co.co.pro.” a Isabella Votino, attuale portavoce di Maroni ”per organizzare eventi a Roma, per promuovere la nostra societa”’.
L’avvocato Domenico Aiello, legale incaricato dal ministro, annuncia di aver ”ricevuto mandato dal ministro Roberto Maroni di procedere nelle opportune sedi giudiziarie nei confronti del settimanale l’Espresso in ordine alle affermazioni, allusioni e immagini che lo riguardano”. Il taglio dell’articolo, prosegue l’avvocato, ”maliziosamente introdotto da una titolazione di copertina a dir poco allusiva, configura una lesione del patrimonio di onorabilità del Ministro, dell’uomo politico e del libero cittadino. L’On.le Maroni non ha mai violato la legge che disciplina il finanziamento ai partiti: la vicenda riportata in modo distorto dall’Espresso riguarda la sua attività professionale di avvocato regolarmente iscritto all’albo, svolta in un periodo in cui, peraltro, egli non aveva incarichi di governo ed esercitava regolarmente la libera professione”.
”I compensi percepiti per l’attività professionale svolta dall’avvocato Maroni – aggiunge Aiello – sono sempre stati regolarmente fatturati, dichiarati e documentati nelle sedi preposte. E’ utile rilevare, infine, che per il medesimo periodo l’avvocato Maroni ha subito una verifica fiscale sulla propria attivita’ professionale che ne ha definitivamente accertato la regolarita’ e correttezza”.